“Morta per colpa dell’asfalto di Roma”. L’accusa della mamma di Noemi

17 Giu 2018 18:37 - di Redazione

Una distrazione, un malore o le soliti, insidiose radici che rovinano il manto stradale della “Colombo” e che tante vittime hanno già provocato? Di sicuro Noemi Carrozza ha perso il controllo del suo scooter probabilmente a causa delle radici dei pini che dissestano l’asfalto della Cristoforo Colombo, la strada della Capitale che porta al mare di Ostia ed è poi morta all’ospedale Grassi di Ostia venerdì scorso.

L’atleta, che avrebbe compiuto 21 anni l’11 settembre prossimo, è  stata dieci volte campionessa italiana di nuoto sincronizzato, ha partecipato ai Mondiali di Helsinki nel 2014 e alle Olimpiadi giovanili di Baku l’anno successivo in un crescendo di successi. In una straziante intervista al Messaggero la mamma di Noemi maledice quelle radici. “La mia bambina, rivoglio la mia bambina. È morta per colpa della strada. Ci hanno detto che ci sono almeno un paio di testimoni. L’hanno vista sbandare dopo aver preso le radici della Colombo. Ha perso il controllo della moto ed è finita contro l’albero. Andava piano, mi hanno detto che non superava i sessanta all’ora», dice Cinzia Carrozza.

Solo un mese fa, sull’Ostiense, la strada che corre parallela alla “Colombo”, era morta Elena Aubry, 25 anni, e i parenti avevano accusato l’amministrazione: “Elena a non c’è più per colpa di quelle maledette radici, può essere andata solo così, si notano gli avvallamenti sull’asfalto, la strada è dissestata”.

Nel dicembre scorso un altro giovane romano, Luca Miozzi, era morto sulla “Colombo” ribaltandosi con il proprio mezzo a due ruote proprio a causa dell’asfalto rovinato dalle radici che emergono dai bordi della strada.

 

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