Salvini: «Non faremo un governo remissivo: prima gli italiani» (video)

21 Mag 2018 19:18 - di

Dopo Luigi Di Maio è toccato a Matteo Salvini incontrare il presidente della Repubblica per le consultazioni. Qualche minuto prima delle 18 il leader del Carroccio è arrivato al Quirinale accompagnato da Gian Marco Centinaio e Giancarlo Giorgetti. Un incontro veloce, durato appena mezz’ora. «Conto che oggi sia l’ultimo passaggio, noi ci siamo, siamo pronti, abbiamo fatto il nome e abbiamo già una squadra chiara. Non vediamo l’ora di partire per far crescere l’economia del Paese. Vogliamo passare dalle parole ai fatti», ha detto al termine dell’incontro. «Abbiamo consegnato a Mattarella il destino nostro e del nostro Paese». E poi ha ribadito: il nostro «non sarà un governo remissivo, metteremo al centro gli italiani. Vogliamo un governo che metta l’interesse nazionale italiano al centro, rispettando tutto e tutti ma mettendo l’Italia al centro, prima gli italiani. Rispettando nel limite del possibile tutte le normative e i vincoli, però facendo crescere il Paese. Niente di campato per aria, radici solide per un governo che non guarda indietro ma avanti».

Salvini: «Puntiamo a far ridurre il debito»

Salvini si è soffermato anche sulle critiche giunte dall’estero: «Nessuno ha niente da temere dalle nostre politiche economiche. Noi leggiamo con interesse e stupore dichiarazioni che arrivano da ministri e commissari che non hanno nulla di cui preoccuparsi: il governo che vogliamo formare vuole far crescere l’Italia e aumentare il lavoro, renderlo più stabile, e riportare le aziende in Italia. Non è possibile che il 20% degli italiani usi psicofarmaci, spesso per mancanza di speranza fiducia, prospettive. Contiamo di lasciare ai nostri figli un Paese migliore, con un maggiore indice di sicurezza». E infine ha concluso: «Entrando in questo palazzo mi andavo a rileggere come il debito pubblico italiano cinque anni fa era inferiore di 300 miliardi di euro rispetto ad oggi. Nessuno ha niente da temere dalle nostre politiche economiche. Puntiamo a far crescere l’economia italiana per ridurre il debito a fronte di politiche fallimentari».

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Mario Salvatore MANCA di VILLAHERMOSA 22 Maggio 2018

    Per ora Matteo fa solo parole e parole, come il suo omonimo fiorentino. Una mia amica in dolce attesa di un maschietto, stava già pensando di chiamarlo Matteo. Le ho suggerito di chiamarlo Silvio Andrea Sergio Stefano Orlando (infatti di cognome fa Sasso: SASSO SASSO – da tirare in testa a chi sappiamo).
    Mario Salvatore Manca

    • Gianleone Di Sacco 24 Maggio 2018

      Non le conviene aspettare un po’? In America si concedono 100 giorni prima di iniziare le critiche (regola disattesa per Trump). Non dico di aspettare tanto, siamo italiani, ma che almeno sia partito. No?

  • Laura Prosperini 22 Maggio 2018

    Speriamo On.le Salvini, speriamo, certo dai proclami elettorali nei quali (giustamente) si voleva (giustamente) lasciare subito (anzi prima ancora) l’euro ad un governo non remissivo…ce ne passa…
    voglio credere che certe cose non scritte nel programma di governo siano comunque non solo auspicate ma anche realizzate nel tempo a disposizione.
    L’Italia ha bisogno di un’accellerazione forte e chiara verso un nuovo periodo di politiche anticicliche d’investimento e di sviluppo senza se e senza ma ed è per questo che siete stati (Lega principalmente) votati dagli elettori.
    Lavoro dignitoso a tutti gli Italiani, grandi opere, abbassare tasse, un più equo rapporto dei cittadini con l’agenzia delle entrate (oggi visti al pari degli strozzini), rottamazioni col passato (di questi ultimi 30anni di vessazioni targate ue) ma rottamazioni vere ed allora, con maggiori redditi in mano ai cittadini normali (che hanno una grande propenzione all’acquisto) l’Italia potrebbe sterzare giustamente verso un periodo di Sviluppo e crescita!!!
    Siate incisivi malgrado tutti vi remino contro!!!

  • Angela 22 Maggio 2018

    Speriamo che questo governo decolli con buona pace di tutti i detrattori che remano contro.

  • 21 Maggio 2018

    Si spera ma io lo devo vedere con i miei occhi!!! Siamo la nazione più povera di questo fallimento UE…abbiamo un debito enorme da pagare, abbiamo un enorme problema con la immigrazione forzate da UE, e ONG…abbiamo un Mattarella e un Gentiloni???(e si sa le loro opinioni) Abbiamo la Ms. Meloni fantastica donna molto molto intelligente lasciata fuori….POVERA ITALIA SARÀ QUELLO CHE SARÀ…