Renzi: «Io con il M5S? Mi avrebbero portato via con l’ambulanza»

9 Mag 2018 8:54 - di Giorgio Sigona

«Se io fossi andato da Fazio a dire che era il tempo di fare un accordo con i Cinque Stelle avrebbero chiamato un’ambulanza. Siamo troppo lontani». Dopo le polemiche, Matteo Renzi a Di Martedì spiega cos’è accaduto. «La spallata a Di Maio? – dice – non è la ripicca del passato, non sono gli insulti del passato, sono le cose da fare. C’è anche un minimo di coerenza e di dignità».

Per Renzi il “futuro” è Gentiloni

«Io trovo allucinante fare una campagna elettorale a Ferragosto, mi sembra una cosa folle. Si sono visti Di Maio e Salvini per decidere quando si vota, a quello che ricordo io lo decide il presidente della Repubblica…». Poi Renzi parla del candidato premier: «Tendenzialemente sarà Gentiloni, specie se si voterà presto. Naturalmente non voglio tirare per la giacchetta il presidente Gentiloni». Non risparmia l’ennesima frecciata al leader M5S, colpevole della situazione di stallo in cui si trova il Paese: Non si può mostrare un volto double face, andando dal Pd alla Lega, come ha fatto Di Maio. Quante parole ha detto Di Maio contro di noi in campagna elettorale? Se non è in grado di fare un accordo con il centrodestra lo deve dire e deve però consentire al Paese di riscrivere le regole del gioco. Aver tenuto bloccato il Paese così è assurdo», dice, ironizzando sugli avversari con le solite battute, un copione già sentito: «Sono passate 9 settimane e mezzo e non è successo niente, non so chi tra Di Maio e Salvini è Kim Basinger e chi Mickey Rourke».

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