Premier, una donna in pole. Tra i ministri, banchieri e uomini di Monti e Napolitano

9 Mag 2018 13:22 - di Antonio Marras

Se invece la scelta di Mattarella dovesse ricadere su un uomo, particolarmente accreditato continua ad essere il nome del presidente del Consiglio di Stato, Alessandro Pajno, gradito al M5S, mentre diminuirebbero le chances dell’economista Luigi Zingales, bocconiano come Monti. Stimatissima da Giorgio Napolitano è invece la vicepresidente della Corte costituzionale, Marta Cartabia, mentre per un posto al governo si continua a parlare anche dell’economista Lucrezia Reichlin, graditissima (in quanto figlia di uno storico esponente della sinistra) a Napolitano, ma anche “consigliera”, in veste di editorialista del “Corriere”, del governo Monti nella fase iniziale del suo mandato, quando ancora godeva di qualche popolarità.

Tra i montiani in pole per una poltrona da ministro c’è anche l’economista Guido Tabellini, ex rettore della Bocconi, e di Carlo Cottarelli, ora direttore dell’Osservatorio sui Conti pubblici italiani dell’Università Cattolica di Milano, lontano invece dalle posizioni dell’ex commissario Ue.  Come possibile premier, ma anche come probabile ministro, c’è la super-montiale  Anna Maria Tarantola (nella foto in alto), ex Bankitalia ed ex presidente Rai, nominata proprio da Monti, ma nell l’elenco dei papabili ci sono anche “tecnici” e “banchieri” come Salvatore Rossi, vicedirettore di Bankitalia, Dario Scannapieco, già vicinissimo a Ciampi.

 

Commenti

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  • 9 Maggio 2018

    Un governo stile Napolitano, la solita musica!!

  • Laura Prosperini 9 Maggio 2018

    No Montiani, no bocconiani, no Euro-peisti, no autorazzisti, no tecnici…(hanno già dato e si vedono gli sfaceli…)
    Si politici scelti dalle urne, possibilmente bravi (e anti inciuci della Finanza/Banche d’affari).
    L’Italia a chi è orgoglioso di esserlo