Nasce Unione Cattolica, il partito “del Vangelo”: meno militari, più immigrati

15 Mag 2018 12:35 - di Redazione

«Nessuna riedizione della Dc ma un partito ispirato ai dogmi e ai valori della Chiesa cattolica. Che segnerà la svolta seguendo semplicemente i dettami del Vangelo». Così Ivano Tonoli, segretario nazionale dell’Unione Cattolica, presenta una nuova formazione politica. «Per noi i principi della Chiesa non sono negoziabili, questo ci distingue da altri partiti d’ispirazione cattolica presenti nel panorama politico. Abbiamo predisposto – dice all’Adnkronos Tonoli – un manifesto che espone con chiarezza 28 punti programmatici: soluzioni reali – senza essere collegati a lobby di potere – per costruire benessere nel nostro Paese».

«Come diceva don Sturzo, la politica è utile se è buona ed è tale se è sostenuta dalla buona cultura e dalla moralizzazione della vita pubblica», cita Tonoli spiegando che bisogna ripartire da questo insegnamento, dai principi cattolici per ritrovare il senso della politica per il bene comune. «Vogliamo essere una rappresentanza seria che possa dare forza alla fede e consacrare i principi del patrimonio culturale cattolico, che non sono stati perseguiti da nessuno negli ultimi anni», aggiunge.

Al centro del programma la famiglia e gli aspetti umani e sociali della società. «Ci sono 3 milioni di famiglie italiane in difficoltà che vanno aiutate, non con fondi a pioggia ma mirati – dice Tonoli elencando i principali punti del programma. La famiglia deve essere promossa nel sistema fiscale anche per favorire la natalità. In un momento storico in cui assistiamo a una dispersione incredibile di valori, c’è bisogno di riaccendere i riflettori sui giovani: lavoro e ripristino della funzione educativa delle parrocchie, in modo che tornino ad essere punti di aggregazione sani».

Servono poi «provvedimenti severi per abolire mafia e corruzione; lotta alla piaga sociale del gioco d’azzardo; riduzione delle spese militari; accoglienza per gli immigrati, una risorsa per il Paese: rappresentano 200 miliardi di fatturato all’anno, hanno pagato contributi negli ultimi 10 anni per quasi 45 miliardi e hanno permesso a 1 milione di persone, dal 2009 al 2017, di andare in pensione». Insomma, azioni concrete per «una ritrovata moralizzazione della vita pubblica» illuminata dalla «fede legata ai valori cristiani»: questa la direzione della nuova formazione politica. «Non ci dobbiamo più vergognare di essere cattolici o che qualcuno ci suggerisca cosa dobbiamo fare: siamo cattolici e fieri di esserlo», conclude Tonoli. Nell’organigramma del partito, «allineato alla Chiesa cattolica», il presidente Erminio Brambilla, il vicepresidente Giuseppe Galantino, il vicesegretario Vincenzo Palmieri e il tesoriere Andrea Mondini.

Commenti

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  • Giuseppe Forconi 16 Maggio 2018

    Ma cosa sta succedendo in Italia ? Possibile che tutti scorre….o con il cervello, non ci dormono la notte per creare cavolate ?

  • Paolo 15 Maggio 2018

    D’accordissimo, questo è Vangelo!

  • giancarlo cremonini 15 Maggio 2018

    I cattolici comunisti fanno sembrare simpatici gli stalinisti. Con questi cattolici poi ci meravigliamo delle chiese vuote ?