La Raggi annuncia l’apertura di Villa Farinacci, costruita dal fascismo

14 Mag 2018 19:51 - di Redazione

“Dopo otto anni di abbandono, finalmente Villa Farinacci nella periferia nord-est della città tornerà aperta ai cittadini. È un grande risultato, simbolo dell’intenso lavoro che stiamo portando avanti per restituire alla città e valorizzare immobili abbandonati o lasciati all’incuria. Casal de’ Pazzi si arricchisce di un punto di riferimento importante, capace di offrire nuovi stimoli e nuova energia a un territorio che chiede spazi di crescita, cultura e incontro. All’interno si prevedono mostre, spettacoli, laboratori didattici, animazione per scuole, convegni, cerimonie e celebrazioni di ricorrenze. L’inaugurazione è prevista durante l’estate”. Così su Facebook il sindaco di Roma Virginia Raggi. “La storia di Villa Farinacci è significativa dello stato di incuria in cui ci hanno consegnato la città – prosegue – Nonostante i lavori di restauro fossero finiti nel 2010, infatti, la villa è stata fino ad oggi chiusa al pubblico. Oltre 1000 mq di edificio, di cui oltre 150 mq di terrazze, circondati da quasi mezzo ettaro di giardino, all’interno del Parco Petroselli. Tutto chiuso. Uno spreco inaccettabile. Ancor di più se si pensa al valore della villa, che è vincolata dal Ministero per i Beni Culturali e Ambientali nel 1996 tra gli edifici di particolare valore storico, artistico ed architettonico. Ma da oggi, grazie al nostro lavoro, le cose sono cambiate”. “Lavorando in sinergia con il Municipio IV, gli Assessorati alla Crescita Culturale e al Patrimonio e alle Politiche Abitative di Roma Capitale sono riusciti a sbloccare la situazione e ad arrivare alla consegna di questo immobile di proprietà capitolina al Municipio, così che fosse restituito al servizio della comunità – aggiunge – Ringrazio quindi il vice sindaco Luca Bergamo, l’assessora Rosalba Castiglione e Roberta Della Casa Presidente IV Municipio, insieme ai loro collaboratori e ai consiglieri municipali che hanno lavorato con serietà e impegno per raggiungere questo comune importante obiettivo”. Ciu sono alcune cose che il sindaco Raggi non dice: intanto che la villa è stata occupata e devastata per anni da un centro sociale nell’indifferenza del comune di Roma. Ma soprattutto è interessante la genesi di questa struttura razionalista: si chiama così perché fu fatta edificare da Roberto Farinacci, uomo politico, giornalista, deputato e segretario nazionale del Pnf, il Partito nazionale fascista. Farinacci intendeva farne un deposito di cereali per un’azienda agricola. Il progetto fu affidato all’architetto razionalista Lorenzo Chiaraviglio, che adoperò materiali tradizionali della zona tra cui il travertino romano. Nata come casa rurale nello stile fascista, in realtà Farinacci la utilizzò come edificio di rappresentanza, anche perché con la guerra il progetto agricolo venne meno, Negli anni Sessanta divenne un ristorante-pizzeria, ma nel 1975 il comune di Roma la espropriò agli eredi Farinacci. Dal 1994 al 1997 l’edificio fu occupato da un centro sociale, ma dopo quella data rimase in stato di totale abbandono. Nel 2008 iniziò il restauro da parte della Soprintendenza dei Beni culturali di Roma. Ma da allora è rimasta sempre chiusa.

Commenti

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  • Mikael Bolshitkov 15 Maggio 2018

    I don’t believe in Greeks bearing gifts…sorry Raggi your political record is 0 in my book. Your trying to save your job…good luck!!