Governo Lega-M5S, Mattarella non è convinto: troppe cose non quadrano

22 Mag 2018 10:06 - di Fortunata Cerri

Il nome c’è, ora l’ultima parola spetta al Colle. Ieri, uscendo dallo studio alla Vetrata al Quirinale, Luigi Di Maio e Matteo Salvini si sono dichiarati pronti ad iniziare l’avventura di governo e a dare attuazione al contratto stipulato, dopo aver indicato al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il nome del professor Giuseppe Conte come potenziale premier. Tuttavia il presidente del Consiglio non è un mero esecutore di contratti firmati dai partiti, ma il responsabile della politica del governo, di cui garantisce l’unità di indirizzo. Un’azione che in questa fase deve tener conto dei segnali di allarme sui conti pubblici e della salvaguardia dei risparmi degli italiani. La strada verso il conferimento dell’incarico perciò è tutt’altro che in discesa. Anzi. I tempi si allungano e il Capo dello Stato ha convocato i presidenti della Camera, Roberto Fico, e del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati. Un atto di riguardo nei loro confronti, visto che nelle settimane scorse hanno avuto due incarichi esplorativi, per aggiornarli sugli sviluppi della situazione e per ascoltare le loro valutazioni.

Governo, Mattarella prende tempo

 Mattarella alle delegazioni di M5S e Lega non ha nascosto tutta la sua preoccupazione per i segnali di allarme che arrivano sui conti pubblici italiani e sui risparmi dei cittadini. Poi, di fronte all’indicazione di Conte per la carica di premier, una piccola lezione di diritto costituzionale, con il richiamo all’articolo 95 della Costituzione, che al presidente del Consiglio assegna un ruolo cruciale, in quanto dirige la politica generale del governo e ne è responsabile. Inoltre, mantiene l’unità di indirizzo politico e amministrativo, promuovendo e coordinando l’attività dei ministri. In altri termini, Conte potrà anche ottenere l’incarico di formare il governo, ma non sulla base di questioni e incarichi già predefiniti, ma nel rispetto delle prerogative del Capo dello Stato e delle norme costituzionali. Considerazioni che Di Maio e Salvini avrebbero condiviso, tanto che di futuri ministri non si sarebbe parlato durante i colloqui nello studio alla Vetrata. La situazione resta comunque fluida e un incarico non dovrebbe arrivare prima di mercoledì. Il Capo dello Stato vuole dunque prendersi un’ulteriore pausa di riflessione. Finora ha assecondato un percorso per poter arrivare alla nascita di un governo in linea con il responso delle urne e questa è la linea che continuerà a seguire. Ma senza poter prescindere dall’esercizio delle proprie prerogative, dal rispetto di norme e prassi costituzionali e dalla considerazione della situazione economica e sociale del Paese, sul piano interno e con riferimento agli impegni internazionali.

Commenti

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  • Angela 23 Maggio 2018

    Mattarella avrebbe dovuto dare il mandato a governare al centro destra,ma ha preferito ascoltare la sinistra,la UE, Bruxelles…superpartes?noi non abbiamo mai avuto un presidente della Repubblica che non fosse di estrazione di sinistra,ne deduco che farà di tutto per dare un governo del presidente agli italiani (che non lo vogliono)e si continuerà così per altri anni ancora fino a quando l’Italia non si piegherà in due dalla fame e dalla miseria ma con la gioia di aver fatto contenti i burocrati Europei.

  • Ben Frank 23 Maggio 2018

    Certo, troppe cose non “quadrano” per il gran maestro, ma ora si metterà il grembiulino e, con squadra e compasso, le metterà a posto lui le cose! Ma è possibile che tutti i presidenti della repubblichetta badogliana d’Italia siano stati massoni, a parte forse Segni, che era un brav’uomo, e Pertini, un vecchio rinc*****nitomesso lì perché non dava fastidio a nessuno?

  • uesto renderebbe un bel po di miliaRDI DI ENTRATE FISCALI IN PIù. 23 Maggio 2018

    E come la mettiamo con il fatto che il Prtesidente ha a cuore i risparmi degli italiani ed ha permesso la costituzione del bailin, la salvezza delle banche e non dei relativi risparmiatori etc. Mi sembra stia attento solo se a fare le cose siano quelli non targati PD i quali hanno potuto fare e disfare tutto ed a loro piacimento.

  • Pino Scarpettini 23 Maggio 2018

    Lo sbaglio di Mattarela è stato quello di non aver dato subito. Incarico al centrodestra …

  • Laura Prosperini 22 Maggio 2018

    Mattarella non deve fare politica in Italia c’è la Repubblica Parlamentare e non Presidenziale 8ed a questo punto, visto e considerato cosa può accadere, come oggi, è molto meglio che rimanga tale…)
    Matteralla che gli piaccia o no è un notaio!!! dei cittadini.
    Certo lui e napolitano, purtroppo, sono anche (e sopratutto) garanti di chi (banche d’affari straniere)
    ha permesso loro di diventare pdr… ma per fortuna la nostra magnifica Costituzione parla chiaro…Mattarella timbra e firma e basta!!!

  • alessandro ballicu 22 Maggio 2018

    beh lui è del pd fu scelto da renzi , è contiguo ai poteri forti, alla ue , agli usa , è normale che i suoi amici stranieri non gradiscano un governo italiano indipendente, con un ministro dell’economia antieuro come il famoso prof. savona