Due alpinisti muoiono mentre cercano di scalare l’Everest: era l’ottavo tentativo

21 Mag 2018 10:58 - di Redazione

Due alpinisti sono morti nel fine settimana mentre cercavano di scalare il Monte Everest, la vetta più alta del mondo in Nepal. Lo hanno reso noto le autorità nepalesi. Uno dei due è il giapponese Nobukazu Kuriki, 35 anni, trovato senza vita dagli sherpa al Campo 2 a 7400 metri. Il climber era al suo ottavo tentativo di scalare l’Everest, sul quale nel 2012 era rimasto bloccato due giorni in una buca scavata nella neve a 8230 metri, con una temperatura di -20° C. A causa del congelamento, gli furono amputate nove dita, ma questo non gli aveva impedito di provare di nuovo la salita, tentato in passato anche la difficilissima Cresta Ovest. Un membro del team di spedizione, Gyanendra Shrestha, ha spiegato che il corpo di Kuriki è stato trovato all’interno della sua tenda, morto probabilmente nel sonno.

L’altra vittima è il 63enne Gjeorgi Petkov, dell’ex Repubblica jugoslava di Macedonia. Il corpo dell’alpinista è stato trovato ad un’altitudine maggiore del giapponese. Durante questa stagione, che è iniziata a marzo e dura fino alla fine del mese, il Nepal ha permesso a più di 340 alpinisti stranieri di tentare la scalata dell’Everest. Molti di loro hanno già avuto successo la scorsa settimana a causa del bel tempo.

Nel 2017 si era registrato il record di tentativi di scalata dell’Everest, ma era cresciuto anche il numero degli incidenti mortali. Il bilancio delle vittime era di sei morti, compreso l’85enne Min Bahadur Sherchan, morto nel tentativo di riconquistare il record di persona più vecchia a raggiungere la cima della vetta più alta del Pianeta. In base alle nuove regole, riferisce la Bbc, gli stranieri devono essere accompagnati da una guida locale. L’auspicio delle autorità locali è quello di creare maggiori opportunità di lavoro per le guide nepalesi. A partire dal 1920 sono state oltre 200 le persone morte nel tentativo di scalata dell’Everest, con la maggior parte delle vittime rimaste uccise a partire dal 1980.

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