“Br, dalla mitraglietta al microfono”: convegno alla Fondazione AN

7 Mag 2018 15:11 - di Redazione

Nel quarantesimo anniversario del ritrovamento del cadavere di Aldo Moro in via Caetani a Roma, si svolgerà nei locali della Fondazione Alleanza Nazionale in via della Scrofa 43 a Roma un convegno su quei mesi drammatici. Il titolo sarà Brigate Rosse – Dalla mitraglietta al microfono. Il terrorismo uccide due volte. Il convegno, che si propone di rompere il silenzio delle istituzioni sulla vergognosa esaltazione in tv dei terroristi rossi, è stato organizzato dalla rivista Realtà Nuova e dalla Fondazione Rivolta Ideale, con il patrocinio della Fondazione Alleanza Nazionale. Il convegno è l’unica iniziativa stoico-culturale nel giorno del ritrovamento del cadavere di Aldo Moro. Questo il programma dei lavori, che inizieranno mercoledì 9 alle ore 18 nella sala convegno della Fondazione An. Dopo il saluto del presidente della Fondazione senatore Giuseppe Valentino, si alterneranno al microfono Piero Sansonetti, direttore del quotidiano Il Dubbio, Antonio Cornacchia, generale dell’Arma dei carabinieri, Maurizio Piccirilli, giornalista, Roberto Rosseti, giornalista, Domenico Gramazio, direttore di Realtà Nuova, Salvatore Veltri, luogotenente dell’Arma dei carabinieri, Ignazio La Russa, vice presidente del Senato, Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia. Il dibattito sarà moderato dallo scrittore e saggista Aalberto Baldoni.

 

Commenti

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  • Giuseppe Forconi 9 Maggio 2018

    Mi piace la parabola discendente delle attivita’ criminose dei comunisti,,, ma questa parabola discende molto lentamente, perche’ anche se le BR sono sparite…. ( forse si stanno preparando ) come la mettiamo con quei criminosi centri di associazioni a delinquere ??? esempio l’anpi ?? La giustizia italiana va dove soffia il vento e se conveniente colpire oppure lasciar correre, e allora non ci libereremo mai da questo cancro.

  • Nico 8 Maggio 2018

    LA COLPA È ANCHE VOSTRA, CHE IN 20 ANNI DI GOVERNI DI DESTRA, NON AVETE AVUTO IL CORAGGIO DI METTERE ASSIEME ALLA VERGOGNOSA LEGGE DELL’APOLOGIA DEL FASCISMO, IL DIVIETO ASSOLUTO DI APOLOGIA DEL COMUNISMO, BEN PIÙ PERICOLOSA DELLA PRIMA, PERCHÈ HA CAUSATO IN TEMPI RECENTISSIMI, MIGLIAIA DI ASSASSINII, PERCHÈ A PARTE IL CASO MORO, CHE MI LASCIA INDIFFERENTE, SE L’È ANDATA A CERCARE SDOGANANDO LA SINISTRA!!! MA HA CAUSATO MIGLIAIA DI MORTI INNOCENTI TRA POLIZIA, CARABINIERI E TANTI RAGAZZI UNICA COLPA ESSERE DI DESTRA!!! METTIAMOCI POI CHE ASPIRANTI CRIMINALI E TERRORISTI LI ABBIAMO NEI COSIDDETTI CENTRI SOCIALI E NELLA MAGISTRATURA, KA COSA È ESTREMAMENTE GRAVE PER I PIÙ CHE NON A PENSANO COME LORO E VOI CHE FATE?? I CONVEGNI!!!

  • filippo polito 8 Maggio 2018

    Nella primavera del 1978 si tenne a Torino il grande processo ai capi storici delle B.R.(9 marzo – 21 giugno). Negli stessi giorni (16 marzo – 9 maggio) si svolse il sequestro e l’assassinio di Aldo Moro e della sua scorta. Il processo aveva subito due rinvii, in un periodo di due anni, a causa della difficoltà di formare giuria e collegio di difesa per le ripetute minacce delle B.R.
    Solo il grande coraggio civile dei 15 cittadini che accettarono il ruolo di giurato e dei 20 avvocati che accettarono la nomina di avvocato d’ufficio consentirono di portare a termine il processo. Un fatto, insieme al delitto Moro, che segnò l’inizio della parabola discendente delle B.R.
    A 40 anni di distanza da questi fatti, ritengo importante rievocare come l’Italia visse quel tempo giustamente definito “anni di piombo”, parlando di quei fatti per ricordare a coloro che, avendo meno di 50 anni, non possono avere memoria diretta di quanto è accaduto.