Aurora Ramazzotti, volevano sfigurarmi con l’acido: ora vivo sotto scorta

17 Mag 2018 15:18 - di Giulia Melodia

Una mail le ha cambiato la vita. O meglio, una minaccia arrivata un anno fa per posta elettronica a sua madre, Michelle Hunziker, ma indirizzata a lei, Aurora Ramazzotti. Un ricatto messo nero su bianco, in cui anonimi aggressori chiedevano soldi per non gettare dell’acido in faccia alla figlia d’arte.

Aurora Ramazzotti: volevano sfigurarmi con l’acido

«Un attimo prima ero libera, da quello dopo non lo sono più stata», ha spiegato la stessa Aurora – che stasera esordirà nel prime time di Canale 5 accanto alla mamma Michelle in Vuoi scommettere? – dalle colonne del Corriere della Sera che, intervistandola, ha ospitato il racconto-denuncia della ragazza, che al quotidiano di via Solferino ha confidato come la sua vita sia cambiata dopo quella terribile minaccia anonima. «Se penso a come ero… sembra un altro mondo», confessa l’esuberante figlia d’arte nell’intervista, spiegando come e perché quella mail le ha ingenerato una paura profonda e un senso di sfiducia mai provati prima fino a quel momento. L’incubo, il panico, il timore di un agguato all’improvviso, la sensazione del dramma imminente dietro l’angolo: ha dovuto combattere contro tutto questo, Aurora Ramazzotti, e anche di più. Finché non è arrivato il bodyguard…

La minaccia arrivata a Michelle Hunziker via mail

«Da un giorno all’altro – racconta la figlia della Hunziker e di Eros Ramazzotti – ho dovuto adattarmi a un’altra persona, che è la guardia del corpo che vive con me da allora». Ma il primo istinto, confessa la giovane a poche ore dalla sua nuova performces tv, è stato quello di nascondersi e chiudersi in un guscio protetto. «All’inizio ho preso le distanze da tutto: sono tornata da mia madre e non ho più visto nessuno», spiega nell’intervista. «Avevo paura. Ora ho un equilibrio ma faccio il triplo più attenzione». E stare in guardia (e con una guardia del corpo) non guasta…

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *