Trump dà un altro calcio ai buonisti: 4mila militari al confine col Messico

6 Apr 2018 10:46 - di Gabriele Alberti

Donald Trump intende inviare tra i 2mila e i 4mila militari della Guardia Nazionale a presidiare il confine con il Messico. Lo ha detto lo stesso presidente poche ore dopo aver firmato l’ordine che autorizza il dispiegamento delle forze militari perché «la situazione sul confine ha raggiunto un punto di crisi». Rispondendo alle domande dei giornalisti riguardo al numero dei militari che verranno mobilitati, Trump ha detto che «stiamo valutando tra le 2mila e le 4mila unità». Poi Trump precisa: «E probabilmente li manterremo lì, o una gran parte, fino a quando non avremo il Muro». Nonostante l’allarme costantemente lanciato da Trump via Twitter sull’immigrazione, i dati ufficiali non parlano però di una situazione critica sul confine, dove gli arresti da parte della polizia di confine sono diminuiti rispetti gli anno scorsi.

Trump se la dovrà vedere con i governatori

Kirstjen Nielsen, segretario alla Sicurezza Nazionale, ha poi chiarito che i membri della Guardia Nazionale avranno solo un ruolo di supporto e non potranno portare a termine gli arresti. Le truppe della Guardia Nazionale fanno capo ai diversi stati e quindi sono controllate dai governatori. L’amministrazione Trump dovrà quindi lavorare con i governatori dei quattro stati di confine – Texas, New Mexico, Arizona e California, stato super democratico che ha già una lunghissima lista di contenziosi con l’amministrazione repubblicana – per organizzare il dispiegamento dei militari.

Commenti

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  • Massimiliano di Saint Just 6 Aprile 2018

    Intanto costruire una doppia cinta muraria protetta a Lampedusa sarebbe un segnale inequivocabile!

  • Gio 6 Aprile 2018

    La difesa dei confini è sempre stato il primo dovere di ogni governo in ogni epoca. Solo gli idioti sinistroidi terzomondisti vogliono far passare per buono chi ci fà invadere e per cattivo chi ci vuole difendere. E’ tempo di tornare al buon senso prima dell’auto-distruzione dell’occidente. Ben vengano persone come Trump, Le Pen, Orban e Salvini.

  • Laura Prosperini 6 Aprile 2018

    effettivamente Trump sta cercando di relaizzare qualcosina di “diverso” dal passato (Obama)
    fra tutto ciò che aveva promesso, probabilmente l’inasprimento delle frontiere (dazi commerciali e mura)
    è la cosa, paradossalmente, più fattibile e meno impegnativa (oltrechè la più leggera, anche mediaticamente accettabile e spendibile)
    peccato che non abbia invece avuto il coraggio di realizzare le altre promesse, ben più importanti ma altrettanto indegeste ai magnate globalisti:
    legge sulla divisione delle Banche (com’era prima di Clinton)
    rendere Governativa (quindi pubblica) la Federal Reserve
    allora si che avremmo assistito ad una nuova era Mondiale con gli USA a fare da esempio virtuoso
    ma senza Bannon e con i nuovi consiglieri (molto più filobanchieri) ciò è praticamente impossibile e quindi gli rimane solo il primo punto da attuare (comunque notevele ed arguto)