Trieste, il minore algerino voleva fare strage per l’Isis nella sua scuola (video)

7 Apr 2018 11:58 - di Robert Perdicchi

Era pronto a compiere un attentato nella scuola che frequentava il minorenne pro-Isis scoperto e denunciato dalla Polizia di Stato grazie alle indagini della Postale e delle Digos di Trieste e di Udine. Il giovane è stato bloccato e nello zaino gli agenti hanno trovato diversi documenti in lingua araba e una bandiera dell’Isis realizzata manualmente dal ragazzo. Nella sua abitazione poi, i poliziotti hanno sequestrato ingente materiale informatico. Sulla vicenda è intervenuta anche la Procura dei minori che hanno avviato per il minorenne un percorso di ‘riabilitazione’ e deradicalizzazione, scollegandolo dalla rete del “cyber jihad”.

Istruzioni su come costruire ordigni artigianali e indicazioni per raggiungere lo Stato Islamico e unirsi alle file dei combattenti del Califfato: questi i messaggi pubblicati dal minorenne, italiano ma di origini algerine. In un video, diffuso sul suo canale ‘Telegram’, il ragazzino spiegava quanto fosse facile creare una bomba: ”Semplice no, il fratello ci ha messo 15 minuti” aggiungendo che “il materiale è roba semplice che compri al supermercato”.

In un altro messaggio, il minorenne chiedeva agli altri utenti: “‘Salve, come faccio a far passare una cintura esplosiva attraverso le porte automatiche?”. La risposta gli è arrivata in lingua araba: “Si tratta di un materiale plastico inodore per cui è impossibile che venga scoperta sia dai cani addestrati che dagli apparati di controllo degli aeroporti. E’ possibile che superi i controlli dell’aeroporto con la stessa facilità con cui vengono superati da qualsiasi pezzo di plastica. Con la volontà di Allah ne parleremo dettagliatamente nei prossimi giorni dando indicazione su come fabbricarlo”.

Il ragazzino, nonostante la sua età, si proponeva anche come figura di raccordo con organizzazioni terroristiche internazionali, allo scopo di aiutare e assistere i combattenti che intendevano recarsi nei territori di guerra. In un messaggio intercettato dalla Polizia scrive: «Ma volevo dire che ti posso aiutare nella tua impresa: Akhi lo faccio perché è un piacere ed è un dovere. Non avrai solo indicazioni. Ci sono molti fratelli che sono in fila. Comunque tu non abbassare mai la guardia».

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Commenti

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  • 7 Aprile 2018

    Mentre questa sottospecie fa strage di innocenti, noi li mandiamo a fare i corsi di rieducazione…….minchia, siamo pronti per l’estinzione……

  • Francesco Ciccarelli 7 Aprile 2018

    Non è stato incarcerato, ma affidato a un imam che dovrà «deradicalizzarlo»: che ne pensate?

  • 7 Aprile 2018

    Riabilitazione? Avete presente quel film in cui tre minori gettano un carrello nelle scale del metro e sono condannati in un carcere per minori? Cosa gli succede? Quello sarebbe il minimo da fare al ragazzo terrorista!