Tra centrodestra e M5S dialogo tra sordi. Mattarella può attendere

6 Apr 2018 16:03 - di Valerio Falerni

Al momento, e al netto dei retroscena di cui tracimano i giornaloni nazionali, concordi nel ritenere che tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio sia già attiva ed operante un’intesa sotterranea, quello in corso tra centrodestra e M5S è il classico dialogo tra sordi. Il primo sembra aver rimediato alle smagliature emerse durante il primo giro di consultazioni con il presidente Mattarella ed è pronto, come ha annunciato Salvini riprendendo un’idea di Giorgia Meloni, a risalire unito le scale del Quirinale. Per tutta risposta i grillini insistono nel  tentativo di dividere la Lega dal resto della coalizione individuandola coma la sola “degna”, all’interno del centrodestra, di sottoscrivere il “contratto di governo” ventilato da Di Maio. Ma senza successo, come confermano le parole dettate da Salvini al Tg1: «L’unico governo che vedo possibile è quello del centrodestra unito con i Cinquestelle».

Salvini: «Il centrodestra è unito»

Un vero dialogo tra sordi che può essere deciso solo dal fattore tempo, a questo punto sempre più determinante come ha ben capito il capo dello Stato. Il M5S, infatti, spera in un deterioramento dei rapporti interni al centrodestra, mentre quest’ultimo confida che con il passare dei giorni Di Maio realizzi quella che a tutti appare come una banale verità: non si governa con il 32 per cento né, soprattutto, si pongono veti e condizioni nei confronti di chi dovrebbe aiutarti a raggiungere almeno il 51 per cento.

I grillini: «Mai al governo con Forza Italia»

Lo ha ben specificato il capogruppo di Forza Italia al Senato Anna Maria Bernini intervenendo al Tg1: «Il nostro partito – ha detto – non può e non vuole fare ipotesi di governo con forze che pongono veti paralizzanti e mettono in secondo piano i bisogni e le emergenze del Paese».  Concetto ripreso ed esplicitato dall’ex-ministro Maurizio Gasparri: «I toni arroganti non facilitano il percorso istituzionale. La pausa di riflessione in corso, saggiamente decretata dal Quirinale, sia utile a tutti i soggetti in campo per riflettere e non per usare un linguaggio inaccettabile e tale da complicare lo sviluppo della crisi politica».

 

 

Commenti

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  • Angela 9 Aprile 2018

    DI MAIO VUOL FARE IL DITTATORE?NON NE HA LA CAPACITÀ È UNA PERSONA,A MIO AVVISO,DA BUTTARE NELLA SPAZZATURA,MA GLI ITALIANI,COME DTETTO,AVRÀ UN GOVERNO CHE SI MERITA

  • mario 7 Aprile 2018

    Elezioni subito e basta!!!

  • gianfranco 7 Aprile 2018

    Il Governo va fatto con M5S+Lega+FdI; ormai FI è in caduta libera, se non si vuole capire………
    Altrimenti se si torna al voto oltre FI e PD rischia di prendere solo decimali anche FdI.

  • Mario Salvatore Manca di Villahermosa 7 Aprile 2018

    La Lega con i pentastellati, come dice il Cavaliere, è un ircocervo, cioè un animale inesistente e irrealizzabile. Nemmeno se – bontà loro – il signor Di Maio si degnasse (periodo ipotetico di terzo tipo, cioè dell’irrealtà) di accettare la collaborazione di Forza Italia. Onde ragion per cui, con ciò sia cosa che, non vedrei altra soluzione che un ritorno alle urne, ma a due condizioni:
    1) togliere via un sacco di partiti e partitini, per cui tutti si colleghino o a una coalizione o all’altra come nel Regno Unito e negli Stati Uniti;
    2) promulgare tambur battente una nuova legge elettorale: o tutto proporzionale o tutto maggioritario.
    Tertium non datur.
    Mario Salvatore Manca

  • Franco 7 Aprile 2018

    Essere andati dal PRESIDENTE separati e non come coaliziones stampata sulle schede elettorali è un non senso incomprensibile dagli elettori. Che ha dato lo spunto al M5S dì presentarsi come forza di maggioranza relativa. Non tradite il popolo che vi ha votati. Dove è la quarta parte della coalizione?

  • Pietro 7 Aprile 2018

    Se si dovesse tornare al voto, lo darei al partito che mettesse al primo posto del suo programma la diminuzione del debito pubblico a tutela e rafforzamento della SOVRANITA’ NAZIONALE

  • Fyore 7 Aprile 2018

    Ma chi si credono di essere questi dilettanti, sono gli ultimi arrivati e dettano le regole da dittatori, vaffa…grillini