Piacenza, sgominata rete di spaccio: vendevano la letale “purple drank”

24 Apr 2018 17:53 - di Redazione

Carabinieri e guardia di finanza di Piacenza hanno notificato 24 avvisi di conclusione delle indagini preliminari, emessi dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Piacenza, nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili a vario titolo, e in concorso tra loro, del reato continuato di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’attività antidroga, denominata Kraken, nata da convergenze investigative, è stata affidata dalla Procura di Piacenza ai militari della sezione mobile del nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Piacenza e ai militari del nucleo operativo e radiomobile della compagnia dei carabinieri di Bobbio, che hanno operato congiuntamente. Le indagini hanno consentito ai militari di individuare e debellare una rete di spaccio molto attiva nei territori delle province di Piacenza, Milano, Lodi, Pavia e Varese. I soggetti colpiti da ordinanza, tra i quali risultano 10 italiani provenienti in gran parte da Mazara del Vallo (Trapani) e dalla provincia di Napoli (soltanto 3 sono di origine piacentina), nonché 14 extracomunitari prevalentemente di nazionalità marocchina, secondo quanto emerso dall’attività investigativa, avevano dato vita a una fitta rete di spaccio capace di rifornire tutte le tipologie tradizionali di droga (marijuana, hashish, cocaina ed eroina) e la nuova sostanza psicoattiva denominata purple drank.

Fulcro dell’attività di spaccio per la provincia di Piacenza era un appartamento in uso a una famiglia di mazaresi, in via Torricella, dove per gli acquirenti era possibile acquistare e consumare in loco lo stupefacente. L’accesso all’appartamento veniva costantemente monitorato dagli indagati per mezzo di una telecamera a circuito chiuso allo scopo di evitare blitz da parte delle forze dell’ordine e da garantirsi, in tal modo, la possibilità di occultare o disfarsi della droga prima del loro ingresso. I reparti operanti, pertanto, dopo una lunga attività di osservazione, sono riusciti a documentare, in un periodo abbastanza ampio, che va dal settembre 2016 all’aprile 2017, numerosi episodi di cessione e contestuale consumazione di stupefacenti e di segnalare alle competenti prefetture circa 100 assuntori di droga. Le indagini, condotte anche con l’ausilio di mezzi tecnici, hanno consentito ai militari di raccogliere consistente materiale probatorio sulla base del quale la Procura di Piacenza, che ha coordinato le indagini, ha disposto il rinvio a giudizio dei 24 indagati. Nel corso delle indagini, carabinieri e finanzieri hanno tratto in arresto in flagranza di reato 11 persone e ne hanno denunciate in stato di libertà altre 24 per i reati di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Ingenti sono stati i quantitativi di droga sequestrati: oltre 400 grammi tra marijuana e hashish e oltre 200 grammi tra cocaina ed eroina. Il denaro, ritenuto provento dell’attività di spaccio e sequestrato durante alcuni degli arresti operati in flagranza di reato, ammonta a circa 5.000 euro. Nel corso delle indagini, inoltre, sono state rinvenute e sequestrate 3 pistole risultate provento di furto, di cui una completa di un caricatore contenente 10 cartucce calibro 9×21; 21 cellulari; bilancini di precisione; oro grezzo; materiale per il confezionamento, la preparazione e l’assunzione dello stupefacente; decine di flaconi necessari alla preparazione della purple drank; una serra per la coltivazione della marijuana e un’auto di grossa cilindrata utilizzata.

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