La Lega a Nardella: chiama piazza dei Ciompi piazza della Moschea…

18 Apr 2018 16:47 - di Redazione

“Penso che i residenti e i commercianti di piazza Dei Ciompi si stiano comportando nella maniera più civile possibile ed a loro va, dunque, il mio plauso per come stanno convivendo, da tempo, con una problematica che, periodicamente, emerge nella sua grandezza”. Lo afferma Jacopo Alberti, consigliere regionale della Lega e portavoce dell’opposizione nell’Assemblea toscana. “E’ una storia infinita quella della moschea fiorentina – precisa Alberti -gestita molto male dall’amministrazione, che sta finendo per scontentare un po tutti. A prescindere dall’essere fermamente contrario alla realizzazione di moschee quello che sta succedendo in questa storica zona di Firenze è inaccettabile ed è sintomatico dell’inadeguatezza di un Sindaco che non riesce a dare risposte certe ai suoi cittadini”. “In questo modo – rileva il rappresentante del Carroccio – si favorisce, inevitabilmente, il degrado e si agevola l’abusivismo, due piaghe che, ahimè, contraddistinguono sempre più il capoluogo toscano. “Insomma – conclude amaramente Jacopo Alberti – propongo al sindaco Nardella di cambiare la toponomastica del luogo in questione, chiamandolo direttamente piazza della Moschea, dando così un preciso aiuto a chi, specialmente durante il ramadam, magari non si ricordi il nome della piazza; hai visto mai che qualcuno si perda”.

Commenti

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  • Luciana 19 Aprile 2018

    Firenze, osannata come “museo a cielo aperto” è stata scippata ai fiorentini, alle sue botteghe artigianali, alla sua spiritualità. Questa è una operazione FI decontestualizzazione di un opera d’ arte!

  • Luciana 19 Aprile 2018

    Si snatura la radice cristiana di Firenze, poi in tanti si riempiono la bocca con terminologia del tipo “decontestualizzazione delle opere d’arte”, ma la decontestualizzazione inizia con l’imporre stili di vita nuovi che niente hanno a che vedere con la nostra tradizione. In pratica stanno decontestualizzando tutta la storia di Firenze con interventi vari: la tranvia, le moschee, i negozi e ristoranti multietnici che ormai riempiono tutta la città, l’abusivismo ecc.