Docente universitario britannico arrestato in Iran per spionaggio

26 Apr 2018 18:57 - di Redazione

Le forze di sicurezza iraniane hanno smantellato una cellula “affiliata” alla Gran Bretagna che voleva condurre azioni di spionaggio nella Repubblica islamica. Tra le persone arrestate, sostiene l’agenzia di stampa semiufficiale Fars, legata ai Guardiani della Rivoluzione, figura Abbas Edalat. La notizia conferma quanto denunciato nelle scorse ore dal Center for Human Rights in Iran (Chri), ong con sede a New York, secondo il quale un professore universitario britannico, Abbas Edalat appunto, sarebbe stato arrestato lo scorso 15 aprile a Teheran dai Guardiani della Rivoluzione. Dopo l’annuncio del Chri, il Foreign and Commonwealth Office si è subito attivato per “trovare urgentemente informazioni dalle autorità iraniane”. Secondo una fonte citata dalla Fars a condizione di anonimato, la cellula avrebbe avuto legami con i gruppi che hanno guidato le proteste antigovernative scoppiate in Iran nel 2009 sulla scia della contestata rielezione dell’allora presidente, Mahmoud Ahmadinejad. Sempre stando alla Fars, che cita stavolta i media britannici, Edalat è un professore di scienze informatiche e matematiche all’Imperial College di Londra con doppia nazionalità, iraniana e britannica. “L’Imperial College – sostiene l’agenzia legata ai pasdaran – svolge un ruolo speciale nell’addestramento di spie in incognito per lanciare operazioni di spionaggio all’interno dell’Iran”. Dal canto suo l’Imperial College si è detto “comprensibilmente preoccupato” per le sorti dell’accademico ed attivista politico, fondatore della Campagna contro le sanzioni e l’intervento militare in Iran. “Il professore Abbas Edalat è un collega apprezzato che lavora per l’Imperial College di Londra dal 1989”, ha dichiarato un portavoce della prestigiosa università britannica citato dalla Bbc. “È un professore di scienze informatiche e matematiche che ha dato un importante contributo a livello accademico nel corso della sua carriera”, ha aggiunto. La Bbc ricorda che attualmente in Iran sono in carcere circa 30 persone che hanno doppia nazionalità (non riconosciuta dalle autorità di Teheran), tra loro diversi britannico-iraniani come Nazanin Zaghari Ratcliffe, condannata a cinque anni di carcere con l’accusa di spionaggio.

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