Di Maio in ginocchio dal Pd: pronto all’abbraccio per Palazzo Chigi

7 Apr 2018 18:17 - di Elsa Corsini

Sotterra l’ascia di guerra. E lo fa esplicitamente in una lunga intervista a Repubblica: «Non sto rinnegando le nostre idee né le critiche che in più momenti abbiamo espresso anche aspramente nei confronti del Pd e che anche il Pd non ci ha risparmiato.Credo però che ora il senso di responsabilità nei confronti del Paese ci obblighi tutti, nessuno escluso, a sotterrare l’ascia di guerra». Luigi Di Maio è pronto ad aprire ai dem proprio mentre Matteo Salvini conferma la tenuta della colazione di centrodestra e si appresta a tornare al Colle insieme a Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni.

Di Maio al Pd: sediamoci intorno a una tavolo…

«A noi viene chiesto l’onere di dare un governo al Paese, ma tutti hanno il dovere di contribuire a risolvere i problemi della gente e di mostrare senso di responsabilità», insiste il candidato premier dei Cinquestelle, «il governo si fa per risolvere i problemi concreti della gente e abbiamo il dovere di provarci partendo dalla situazione uscita dalle urne: forze politiche distanti, ma che devono trovare una sintesi su temi cruciali, portando ognuna le proprie soluzioni e proposte. Con chi troveremo le convergenze maggiori, lavoreremo». E adesso il corteggiamento è diretto al Pd di Martina (e Renzi) che per ora archivia l’apertura di Di Maio come chiacchiericcio giornalistico. Per il leader Cinquestelle, invece, il punto non è la distanza programmatica tra i due partiti. «Ognuno porta le sue idee, il contratto si scrive insieme. Per questo ci sediamo intorno a un tavolo, per ragionare e trovare insieme una sintesi». Parole zuccherine anche nei confronti di Martina: «È una persona con cui si può parlare e spero che il Pd si sieda al tavolo», dice negando di avere posto veti su Renzi. Nella eventuale intesa di governo, invece, resterà fuori Forza Italia. Su questo fronte Di Maio non si muove di un centrimento: «Berlusconi rappresenta il passato. Poteva cambiare l’Italia e non lo ha fatto. Salvini sta scegliendo la restaurazione invece della rivoluzione». Dal Nazareno però le porte restano chiuse a doppia mandata. Almeno per ora. Almeno nelle dichiarazioni ufficiali. «L’articolo di Repubblicache parla di una svolta di Matteo Renzi sulla trattativa con i 5Stelle, è completamente privo di fondamento», precisa il portavoce dell’ex premier. Che è ancora più esplicito su Facebook: «La politica italiana da un mese è ferma al chiacchiericcio, agli accordi, ai retroscena inventati. Noi lo avevamo detto: se non passa il referendum, torneremo agli accordi vecchio stile. E purtroppo è andata così. Parleremo di questo il 21 aprile, all’assemblea del Pd».

Commenti

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  • Giuseppe Forconi 9 Aprile 2018

    Grazie Beppone Grillone, hai creato con le tue pagliacciate il gruppo piu’ puzzolente di comunisti ed ex che l’Italia puo’ scrivere nella sua lunga storia.

  • Giuseppe Forconi 9 Aprile 2018

    Povera Italia, e’ proprio il caso di dirlo. Ma che fine hanno fatto gli italiani ? Con 5 stelle e PD al governo l’Italia ripiombera’ nel caos piu’ profondo. Sarebbe meglio richiedere nuove elezioni e questa volta o la va o la spacca. Se vincono nuovamente loro per l’Italia e’ finita, se gli italiani si svegliassero e voteranno correttamente, allora c’e’ ancora una speranza che lo Stivale rimanga nel mediterraneo.

  • Laura Bovati 8 Aprile 2018

    Il desiderio di potere colpisce proprio tutti!

  • Aurora De palma 8 Aprile 2018

    il PD sta facendo il gioco a rialzo, e costringerà di maio a cedere almeno metà dei suoi “prodotti”, pur di rimanere a galla. penso che , se le cose stanno così come si leggono, perderà una marea di consensi

  • Brigante nero 8 Aprile 2018

    Vai bimbo almeno tutti finalmente vi vedranno senza maschera.

  • Paolo 8 Aprile 2018

    Giggino con la cacca nelle mutande…!!! Che goduria!!!!!!!

  • sergio la terza 8 Aprile 2018

    Dimaio per quella poltrona sarebbe pronto a calare le braghe ed a farsi inchiappettare ma non ha capito chi c’è dietro al PD,si aggiorni.

  • salvatore Battaglia 8 Aprile 2018

    Il P D resti fermo:all’opposizione. le argomentazioni culturali del 5 Stelle non hanno alcuna rispondenza con i pensieri, i temi, i problemi del PD. C’è un abisso culturale incolmabile.
    E’ troppo comnodo che il 5 Stelle prponga, ORA, una intesa pattizia per il nuovo Governo.
    Se lon scordi Di Majio di guidare il nuovo Governo. Nè ora, nè mai

  • Maurizio Turoli 8 Aprile 2018

    Faccio anche un’altra previsione: avremo un presidente del consiglio proveniente dal governo Mnti che si reggerà csui voti di 5 Stelle, PD e LEU (partito che, visto gli eletti, si potrbbe anche chiamere lue)

  • Maurizio Turoli 8 Aprile 2018

    Lo avevo detto ancora prima delle elezioni che sarebbe andata a finire così.
    Loscritto più volto nei commenti.
    La Trilaterale non si può sconfiggere con il voto democrstico, occorrerebbe unutopica azione di forza.
    L’utopia va ricercata nel popolo italiano pastasciuttaro e pantofolaio a cui va benissimo un’Italia ch si regge sulle 3C + 1T (canzonette, calcio, culi e tette)

  • Marco 8 Aprile 2018

    Il ragazzo e’ intelligente sta solo alzando la posta con Salvini ma non otterra’ mai da lui di far da parte Berlusconi

  • Robbie 7 Aprile 2018

    Laciatelo governare con il PD questo clown un altro Renzi stessa faccia stessa razza assetati di potete

  • Giovanni Acquaviva 7 Aprile 2018

    Sarebbe la fine di tutti e due, perché quelli che hanno votato pd odiano i grillini… e viceversa. Ma quanto costerebbe a noi Italiani un esperimento del genere?

  • Pino1° 7 Aprile 2018

    La tempestina perfetta? L’abbraccio letale? Ora ti toccherà trattare solo col presidente e vedrai come ne esci al prossimo vicino giro di boa, sottovento e sotto di molto altro ! Bene ora che hai dismesso di fare l’azzimato giovanotto e ti troverai testa a testa con l’altro matteo pensi che sia come quello che hai perso? Lo vedrai, stanne certo ma, fai in fretta perché più tempo passa più perdi ! Non ci godo nemmeno un pochino perché a perdere è il paese ma la strada l’hai scelta tu.