Di Maio al Colle: «Governo con Pd o Lega». E Di Battista padre insulta Berlusconi…

5 Apr 2018 17:41 - di Redazione

I segnali che sul web arrivano dal mondo dei grillini, compreso gli ex missini come Vittorio Di Battista, padre di Alessandro, non sono esattamente concilianti: «Luigi, pulisci il divano dove si è seduto il nano!», è l’invito rivolto via Fb dal padre dell’ex deputato 5 Stelle al leader M5S Luigi Di Maio, che è salito al Colle per le consultazioni del Presidente della Repubblica. I veti su Berlusconi e su Forza Italia, però, non solo iniziative sporadiche dei militanti o dei padri di cotanti figli, ma hanno anche un carattere politico, anche se il candidato premier del M5S, appena esce dal salottino del Quirinale per le consultazioni con il presidente Mattarella, precisa: «Abbiamo interloquito con tutti. Non abbiamo posto veti a nessuno, abbiamo discusso di temi e ci siamo fatti un’idea di quali potessero essere gli interlocutori per un governo del cambiamento». Ma poi spiega: «Dal voto è chiaro che sono emersi almeno tre messaggi: al governo deve andarci chi è legittimato dal popolo. Sono stati bocciati i governissimi, i governi tecnici e i governi di scopo. Il secondo punto è che si deve governare per cambiare e non per continuare a sopravvivere. E il terzo punto è che vanno messe al centro soluzioni e non giochi di palazzo».

Al centro della proposta di Di Maio, però, ci sono solo due ipotesi, che escludono Forza Italia: «Noi non proponiamo un’alleanza di governo ma un contratto di governo per il cambiamento dell’Italia. E’ un contratto sul modello tedesco e che noi proporremo perchè vogliamo che le forze politiche si impegnino di fronte agli italiani sui punti da realizzare». Per Luigi Di Maio, “il vantaggio che abbiamo di essere un movimento nè di destra nè di sinistra è quello di poter interloquire con coloro che vogliono fare le cose e vogliono migliorare la qualità della vita degli italiani” . «Un contratto sul modello tedesco ci permette di individuare, sottoscrivendolo, non solo i temi ma anche i tempi e le procedure. Dopo il lavoro di interlocuzione con tutti i gruppi crediamo che un contratto per assicurare un governo il M5s lo può sottoscrivere o con la Lega o con il Pd, questi sono i nostri due interlocutori e sono alternativi, ci tengo a precisarlo», sottolinea, annunciando un prossimo incontro con Salvini e Martina. Si gioca su due tavoli, entrambi traballanti. Ma al momento i numeri sono utopie e Mattarella ne è consapevole, visto che conclude la giornata con l’ammissione che non ci sono le condizioni “per formare un governo”.

Commenti

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  • Trigliedda 7 Aprile 2018

    Il contratto che il nostro spumeggiante Gigino dal sorriso alla BINACA è chiaro.
    PD o Lega, mettendo fuori gioco, rispettivamente, da una parte Salvini e dall’altra Berlusconi, per far scomparire definitivamente il PD e demolire la coalizione di Centrodestra.

  • Laura Bovati 6 Aprile 2018

    E un governo con M5S senza Di Maio?

  • vittorio 6 Aprile 2018

    e dove pensa di firmarlo il contratto Di Maio ? da Vespa ?? e poi dicono di non voler riconoscere Berlusconi come loro “partner” . ammettano almeo che è il loro maestro, magari anche nella disinvoltura di giravolte

  • Mino 6 Aprile 2018

    E’ UNA PARODIA DI QUELLO CHE FECE IL PUTTANIERE ANNI ORSONO IN UNA TRASMISSIONE TELEVISIVA.

  • C. Brandani 6 Aprile 2018

    Intanto vorrei dire al padre che suo figlio Luigino non è propriamente un “gigante” anzi probabilmente è più basso di Silvio. Ma non è questo il punto. Il punto è che sta suggerendo al figlio di emulare il suo rivale e quindi rifarsi ad un gesto, molto spettacolare ed eclatante, che si è inventato proprio Berlusconi. Neanche Lapalisse avrebbe potuto dire di meglio.

  • giorgio 6 Aprile 2018

    ho l’impressione che se si dovesse continuare di questo passo un governo non lo si fara’ mai. Salvini, come e’ ragionevole e corretto, non rompera’ mai l’alleanza di centro destra, il PD, dopo averne dette di “cotte” e di “crude” del M5S e di averne ricevute altrettante dal M5S, considerato anche che e’ tuttora governato dal “pifferaio” magico e suoi sodali, difficilmente accettera’. Forse, questa volta, una considerazione giusta sul Cav. signore di Arcore, il sig. Scalfari l’ha fatta.

  • elonora ferrari 6 Aprile 2018

    abbiamo ttti votato , fuori gli indesiderati di nome e di fatto . ma chi crede di essere berlusconi ? se ne vada con dignità e il governo si farà . inutile fare i preziosi non serve .

  • Brigante nero 6 Aprile 2018

    Portiamoli in braccio al pd.

  • Angelo 6 Aprile 2018

    Berlusconi dovrebbe avere la lungimiranza di togliersi dai c*****, non ha capito che gli italiani lo hanno bocciato !