Bardonecchia, inquisiti i gendarmi. Meloni: ora Gentiloni deve parlare

3 Apr 2018 10:37 - di Stefania Campitelli

Parigi non molla. Sempre più tesi i rapporti tra Italia e Francia dopo l’irruzione di cinque gendarmi francesi nel centro di accoglienza di Bardonecchia. Sabato scorso il nostro ministero dell’Interno aveva notificato a Parigi la sospensione di ogni precedente accordo sulla cooperazione di polizia transfrontaliera, il giorno dopo la Francia ha riposto annunciando ufficialmente che nessun agente francese sarebbe più entrato in Italia autonomamente. E così è stato per ora. Sui treni Tgv sono stati sospesi i controlli nella tratta di confine tra Modane e Bardonecchia mentre la Procura di Torino ha aperto un’inchiesta che ipotizza i reati di abuso d’ufficio, violenza privata e violazione di domicilio aggravate: sarà il procuratore capo Armando Spataro a coordinare le indagini del commissariato di Bardonecchia sul comportamento dei cinque doganieri.

Bardonecchia, Meloni: ora Gentiloni riferisca in Aula

Ma può bastare? «La procura di Torino indaga sull’irruzione francese a Bardonecchia. Sacrosanto. Ma il problema è politico e ne deve rispondere il governo», sostiene Giorgia Meloni a proposito dello sconfinamento di Parigi sul territorio nazionale. «Fratelli d’Italia chiede al presidente del Consiglio Gentiloni di riferire alle Camere. È in gioco la sovranità nazionale, è in gioco il ruolo dell’Italia a livello internazionale», scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia.

Commenti

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  • gisella falzoni 4 Aprile 2018

    Gentiloni parla solo con Soros

  • giulio 4 Aprile 2018

    Meloni potrebbe convenientemente farsi una bella gita a Bardonecchia, bel posto, ove ora si vive malissimo, e rendersi conto della situazione con i propri occhi. Nell’occasione, potrebbe domandare ai propri elettori se l’hanno votata per rimandare a casa i migranti o i doganieri francesi.

  • 3 Aprile 2018

    se sperate che quel coniglio di gentiloni riferisca in parlamento state freschi…..

  • giorgio 3 Aprile 2018

    stendiamo un velo pietoso sul fatto che nel territorio del Bel Paese non si controlli in maniera adeguata, questo e’ purtroppo un fatto acclarato che ci si augura venga al piu’ presto risolto. Ma i francesi se ne devono stare a casa loro sempre e comunque. Tutto cio’ e’ il risultato, comunque, di anni di “sudditanza” e di piegamenti a novanta gradi di coloro che ci hanno governato.Forse e’ giunto il momento di cambiare,altro che espellere i diplomatici russi solo per fare contenti Macron e la Merkel,oltre ai loro sodali.

  • Laura Prosperini 3 Aprile 2018

    tradimento è il termine più concreto e giusto, si processino e, nel caso, puniscano tutti i traditori della nostra Patria, della nostra Nazione, del nostro Popolo, esemplarmente