Arriva l’assegno di ricollocazione: fino a 5mila euro. Ecco come ottenerlo

2 Apr 2018 18:32 - di Redazione

Dal reddito di cittadinanza, utopia grillina tutta da verificare, alla promessa di un assegno di ricollocazione, il voucher con cui lo Stato finanzia i programmi di formazioni per disoccupati. L’ammortizzatore sociale, introdotto dal Jobs Act, punta ad aiutare le persone senza lavoro nella ricerca di un’occupazione, offrendo un servizio personalizzato e intensivo di assistenza nei Centri per l’impiego, agenzie per il lavoro accreditate e fondazione consulenti del lavoro. A gestirlo è l’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (ANPAL). Ma è davvero un aiuto o solo un’illusione?

Per ottenere il voucher, le strutture chiamate alla ricerca di un impiego per chi lo richiede dovranno trovare al disoccupato un contratto a tempo indeterminato, o a termine di 6 mesi (da 3 a 6 mesi in Basilicata, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia) o un contratto part-time al 50%: un tutor seguirà infatti il disoccupato, proponendogli un programma di ricerca intensiva di una nuova occupazione. Il destinatario dell’assegno dovrà svolgere le attività individuate dal tutor e accettare le offerte di lavoro congrue, come definite all’articolo 25 del decreto legislativo 150/2015. Un eventuale rifiuto ingiustificato da parte del soggetto farà scattare dei meccanismi di graduale riduzione delle misure di sostegno al reddito. Il servizio sarà sospeso se la persona ottiene un’assunzione in prova o a tempo determinato e riprenderà nel caso in cui il rapporto di lavoro abbia avuto una durata inferiore a sei mesi.

L’assegno può essere richiesto dalle persone disoccupate che ricevono la Nuova assicurazione sociale per l’impiego (Naspi) da più di 4 mesi e i beneficiari del Reddito di inclusione (Rei). Nel caso di Cassa integrazione sarà possibile richiederlo nel caso in cui l’accordo sindacale si sia concluso con un piano di ricollocazione.

L’ammontare dell’assegno dipende invece dal livello di occupabilità della persona. Quindi, maggiore è la sua distanza dal mercato del lavoro, più alto sarà l’assegno e quindi più forte il sostegno per reinserirsi. I valori minimi e massimi che si possono ottenere combinando questi due criteri vanno da 1.000 a 5.000 euro in caso di risultato occupazionale che preveda un contratto a tempo indeterminato (compreso apprendistato); da 500 a 2.500 euro in caso di contratto a termine superiore o uguale a 6 mesi; da 250 a 1.250 euro per contratti a termine da 3 a 6 mesi (solo in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia).

Commenti

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  • Alessandra Botta 3 Aprile 2018

    Speriamo non sia troppa burocrazia per averlo

  • Alessandra 3 Aprile 2018

    Scusate, l’articolo è poco chiaro. Con quali requisiti e in quali uffici richiederlo entro quando. Grazie.

  • FAUSTO 3 Aprile 2018

    ma chi me lo fa fare di lavorare. ecco perchè tante persone sono senza lavoro. facciamogli almeno fare un lavoro utile.

  • Marco 3 Aprile 2018

    Meno peggio il pd che m5s

  • Rimondini Renato 3 Aprile 2018

    Buongiorno credo che mi convenga di più questa soluzione. Poi case popolari – se i migranti lo consentiranno – pensione comunque eguale se non superiore. Assistenza medica immediata e senza ticket. Ma perchè devo lavorare?

  • Fernando 3 Aprile 2018

    E solo una perdita di tempo e denaro.Per aiutare veramente le persone senza lavoro fare in modo che le piccole e medie industrie siano più agevolate nell’assumere le persone. E molto semplice e meno complesso.

  • Angelo 3 Aprile 2018

    Altra pagliacciata del PD, spiccioli difficili da ottenere e con sqallide possibilità di lavoro.

  • SIMONA 2 Aprile 2018

    SONO DISOCCUPATA DA 4 ANNI NON MIDà NIENTE NESSUNO ò UNA FIGLIA DI 9 ANNI COME POSSO AVERE UN AIUTO HO BISOGNO DI UN LAVORO SICURO GRAZIE. PESARO