Aborto e immigrati, il Papa: «Chi non difende i deboli non è un cristiano»

9 Apr 2018 13:57 - di Redazione

«La difesa dell’innocente che non è nato deve essere chiara, ferma e appassionata. Ma ugualmente sacra è la vita dei poveri che sono già nati, che si dibattono nella miseria». Nella nuova esortazione apostolica Gaudete et Exsultate dedicata alla chiamata alla santità nel mondo contemporaneo, papa Francesco torna sui temi dell’attualità: dalla difesa della vita (un richiamo indiretto alle polemiche sul manifesto rimosso dal comune di Roma?) all’emergenza immigrazione.

Il Papa: chi non difende i migranti non è cristiano

«Spesso si sente dire che, di fronte al relativismo e ai limiti del mondo attuale, sarebbe un tema marginale la situazione dei migranti; alcuni cattolici affermano che è un tema secondario rispetto ai temi seri della bioetica… Ebbe – puntualizza il pontefice — che dica cose simili un politico preoccupato per i suoi successi si può comprendere; ma non un cristiano a cui si addice solo l’atteggiamento di mettersi nei panni di quel fratello che rischia la vita per dare un futuro ai suoi figli». Insomma non difende gli immigrati non è da cristiani: «Non si tratta dell’invenzione di un Papa o di un delirio passeggero…», aggiunge.«Nocivo e ideologico»: così papa Francesco definisce «l’errore di quanti vivono diffidando dell’impegno sociale degli altri, considerandolo qualcosa di superficiale, mondano, secolarizzato, immanentista, comunista, populista». Non possiamo proporci un ideale di santità che ignori l’ingiustizia di questo mondo, dove alcuni festeggiano, spendono allegramente e riducono la propria vita alle novità del consumo, mentre altri guardano solo da fuori e intanto la loro vita passa e finisce miseramente.

«L’informazione virtuale è un fattore di stordimento»

Poi dedica un lungo passaggio ai nuovi media. «Il consumo di informazione  superficiale e virtuale – dice il Papa – può essere un fattore di stordimento, che si porta via tutto il nostro tempo e ci allontana dalla carne sofferente dei fratelli». In mezzo a quella che definisce una “voragine” «il Vangelo – esorta papa Bergoglio – risuona nuovamente per offrici una vita diversa, più sana e più felice». Infine un monito a essere controcorrente. È questa la direzione per i cristiani indicata da papa Francesco: «Come si fa per arrivare a essere un buon cristiano? La risposta è semplice: è necessario fare, ognuno a suo modo, quello che dice Gesù nel discorso delle Beatitudini indicando comportamenti che sono appunto “controcorrente” rispetto alla mentalità comune».

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Pino1° 17 Aprile 2018

    Già si vede che -secondo il narrante- i Cristiani sono fortissimi e quindi non devono essere protette le bambine cristiane in india, africa e nei paesi a maggioranza mussulmana dove i cristiani vengono massacrati ad interi villaggi ! Secondo me questo dovrebbero ‘dimetterlo per infermità di mente’!
    Un bel TSO tanto per iniziare ?

  • Gio 9 Aprile 2018

    bisogna anche difendere i parassiti e i delinquenti a scapito del futuro dei nostri figli ???
    Ma statti zitto che è meglio. Preoccupati piuttosto di difendere i Cristiani e la Famiglia e chiediti perché la gente non frequenta più le parrocchie da quando sei papa.

  • Giuseppe Forconi 9 Aprile 2018

    Sbagliato, io sono cristiano, ma li manderei tutti a casa su due piedi. Poi da buon cristiano aiuterei i piu’ deboli italiani. Da buon cristiano li metterei tutti in galera in attesa del totale rimpatrio.
    Amen.