Tsunami su Renzi. Tanti pronti al trasloco. Orfini: non sanno perdere

6 Mar 2018 16:16 - di Stefania Campitelli

È guerra aperta nel Pd dopo la Caporetto elettorale. Le finte dimissioni di Matteo Renzi, a rilascio ritardato, e quel discorso da traghettatore fino al varo del prossimo governo, non sono andati giù a tanti ministri dem. A cominciare da Marco Minniti, si schierano a difesa del premier uscente, Paolo Gentiloni, per non essere tagliati fuori dai giochi. Oltre al ministro dell’Interno vanno giù pesanti anche Luigi Zanda, vicino a a Dario Franceschini, che ricorda a Renzi che Veltroni e Bersani «quando lasciarono, un minuto dopo non erano più segretari». L’ex premier, oggi senatore di Scandicci (ironia della sorte, lui che voleva abolire il Senato), è a dir poco isolato. Anche nella débacle l’ex rottamatore ha voluto strafare e non è escluso che i suoi oppositori interni facciano le valigie per affacciarsi alla porta dei 5Stelle.

Orfini: abbiamo perso, lo hanno deciso gli elettori

Il fido Matteo Orfini affida a Facebook la difesa d’ufficio di Renzi. «Davvero oggi vorrei fossimo seri e sinceri ed evitassimo di nascondere quello che è il punto vero del dibattito scatenato ieri. Non le dimissioni di Renzi, che ci sono. Ma cosa deve fare il Pd. C’è un pezzo del gruppo dirigente del nostro partito che non si rassegna a stare laddove deciso dagli elettori, e cioè all’opposizione». L’ex premier dei miracoli, invece, tenta il colpo di teatro: «Senza astio, senza insulti, senza polemiche: chi vuole portare il Pd a sostenere le destre o il Cinquestelle lo dica», scrive Renzi su Facebook, «lo dica in direzione lunedì prossimo o nei gruppi parlamentari. Quei dirigenti che chiedono collegialità hanno i luoghi e gli spazi per discutere democraticamente di tutto».

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Marcello 7 Marzo 2018

    Guardate bene il gioco,
    è tutta tattica si ritiene che Soros già nel 2017 versava nella soc. Srl Casaleggio fondi neri e per questo da questo evento in poi I cinquestelle non si sono scagliati più su extracomunitari ( migrazione) e euroscettici !
    Se così si dovesse confermare tenete d’occhio MATTARELLA potrebbe passare il testimone da Renzi a Grillo per chiudere il lavoro !

    Italiani tenete alta la guardia in ballo ci sono le vostre risorse economiche !!!
    Non quelle della Boldrini di risorse !!!!