Tasse, una stangata da 60 miliardi: l’ultimo “regalo” dei governi di sinistra

31 Mar 2018 19:21 - di Redazione

Ammontano a 60 miliardi di euro le tasse in più che si abbatteranno sulla testa dei contribuenti italiani. A lanciare l’allarme è uno studio di Unimpresa, che punta l’indice contro gli aumenti dell’Iva e parla di «trappole fiscali», chiedendo all’esecutivo che verrà di intervenire per evitare questo nuovo salasso.

In particolare, secondo l’ufficio studi dell’Unione nazionale delle imprese italiane, 30 miliardi in più di tasse arriveranno dall’aggravio Iva, che farà salire il balzello sui consumi fino al 25% nel 2019-2020. Gli altri 30 miliardi saranno poi prelevati dalle tasche dei contribuenti grazie a una lunga lista di misure contenute nell’ultima legge di bilancio. Nella manovra approvata a fine 2017, infatti,  sono contenute ben 27 voci, in qualche modo nascoste o comunque poco note, che portano complessivamente a far lievitare le entrate nelle casse dello Stato per complessivi 29,6 miliardi nel triennio 2018-2020. Si arriva così dunque a quei 60 miliardi in più che i contribuenti italiani, sia imprese sia famiglie, dovranno pagare all’erario.

«Cittadini e imprese, spremuti all’inverosimile, si preparano ad aprire il portafogli per sostenere i conti pubblici», ha commentato il vicepresidente di Unimpresa, Claudio Pucci. «I contribuenti vengono chiamati a coprire i fallimenti dei governi che non sono riusciti a tagliare gli sprechi nel bilancio pubblico e zavorrano i conti dello Stato; la spending review è stata una clamorosa barzelletta», ha aggiunto Pucci. Unimpresa ricorda che nel 2019-2020 l’aumento delle aliquote Iva porterà quella ordinaria dal 22 al 25% e quella agevolata dal 10 all’11,5%, con un incremento dei costi di 11,4 miliardi nel 2019 e di 19,1 miliardi nel 2020. Poi ci sono le 27 «trappole fiscali», grazie alle quali lo Stato incasserà 29,6 miliardi aggiuntivi, cifra che porta il totale della stangata a 60,1 miliardi e che, nel dettaglio, quest’anno farà aumentare il gettito tributario complessivo di 11,7 miliardi, nel 2019 di 9,5 miliardi e nel 2020 di 8,3 miliardi.

Commenti

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  • FAUSTO 3 Aprile 2018

    RICORDO UNA VECCHIA PROPOSTA DELLA LEGA O DI TREMONTI DI RICORRERE ALLA RESISTENZA FISCALE O SCIOPERO FISCALE. PERCHE’ IO DEBBO PAGARE LE TASSE MENTRE I SOLITI NOTI NON LE PAGANO ?

  • Luigi 2 Aprile 2018

    Articolo molto generico. Inficata solo l’iva. Quali sono le altre tasse?

  • Giuseppe Forconi 2 Aprile 2018

    E il popolo come premio cosa prende ? CENSURA. Purtroppo e’ vero il popolo paga e paghera’ sempre per gli errori degli incapaci. Sono tutti comunisti del ben godi quelli di oggi , non quello strizza cervelli staliniano.

  • Giuseppe Forconi 2 Aprile 2018

    Scusate , ma per chi ha defraudato il popolo ( rubato ) non esiste la galera? Apparentemente vedo invece che esistono delle promozioni, ( vedi renzi che va al senato ) Gentiloni dove va ? alle Bahamas come premio ??

  • Loredana 1 Aprile 2018

    Salvini pensaci tu. Non si può andare avanti così.

  • ADRIANO AGOSTINI 1 Aprile 2018

    E’ quello che sapevamo da sempre: la sinistra al governo sà solo aumentare le tasse (grazie anche all’incapacità di Padoan). Per il resto: zero.

  • Francesco Desalvo 1 Aprile 2018

    Il lupo perde il pelo, ma non il vizio.

  • Enrica C. 1 Aprile 2018

    Come uovo di Pasqua non c’è male!
    Potevate dircelo domani.

  • Clara 1 Aprile 2018

    È pazzesco il solo pensare che questo accada. Siamo già all’osso. E come uccidere tutti e tutto.

  • Giorgio Sornicola 1 Aprile 2018

    Qual’e Il problema il Centrodestra ha vinto una volta fatto il governo blocca il tutto con un decreto

  • Sergio3 1 Aprile 2018

    Gentiloni e Padoan dimostrano quanto siano validi.il nuovo governo provveda a rettificaRe il Def

  • Maurizio Turoli 1 Aprile 2018

    Purtroppo contiueremo ad essere spremuti.
    Centrodestra al governo è una piissima illisione.
    L’IVa al 23% primo ed al 25% alla fine porterà al collasso la nistra economia, a tutto beneficio di Francia e Germania, Cina e Nazioni islamiche che continuernno a fare affari comperenda le nostre aziende.
    La Germania materrà l’IVA al 19% con un differenziale da re a sei punti rispetto all’Italiai, Nazione esclusivamente traformatrice di prodotti, ridotta sul lastrico ed invasa dai migranti.
    Siamo tornati ai tempi dei Lanzichenecchi, non in armi cma con i capitali.