Stupratore seriale, aggredisce 6 donne in un giorno: senegalese a processo

8 Mar 2018 19:35 - di Redazione

Alla fine l’hanno preso, arrestato e rinviato a giudizio, il 25enne senegalese finito in manette e alla sbarra con l’accusa di essere un violentatore sessuale seriale. Si è conclusa l’indagine su Kanoute Souleymayane che, per un giorno intero nello scorso autunno, ha sottoposto a violenze e vessazioni di ogni tipo numerose donne che, per ragioni di lavoro e di svago, affollavano le strade di Corso Italia e di Borgo Stretto a PisaDalle indagini sul 25enne senegalese, fermato lo scorso ottobre, è emerso che lo straniero sarebbe l’autore di sei casi di violenze e molestie. L’uomo, che si trova in carcere, sarà processato infatti per violenza sessuale continuata, molestie aggravate, violenza privata aggravata continuata, oltre che per resistenza a pubblico ufficiale.

Stupratore seriale senegalese a processo

Un magma indistinto di reati e di abusi, di aggressioni e di violenze, emerso dopo l’arresto avvenuto il 18 ottobre da parte di un agente libero dal servizio, quando sono stati accertati dalla Polizia di Pisa i sei casi di violenza su altrettante donne nella stessa giornata. Gli investigatori della squadra volante della questura, sotto la guida del commissario capo Fabrizio Valerio Nocita, hanno svolto un’indagine capillare coniugando l’ausilio delle moderne tecnologie alla preziosa collaborazione delle vittime. Ben quattro donne, infatti, hanno avuto il coraggio di denunciare le vessazioni. Palpeggiamenti, percosse, sputi e molestie a sfondo erotico-sessuale sono le condotte che il senegalese ha compiuto nell’arco di una intera giornata prima che il dirigente della squadra volante libero dal servizio intervenisse per impedire l’ultimo abuso nei confronti di una ignara passante, commesso davanti ai suoi occhi, dichiarandolo in arresto. Le indagini hanno permesso di ricostruire la perversa giornata del venticinquenne senegalese grazie alle denunce rese dalle vittime ed alle immagini di videosorveglianza della rete del Comune.

La folle giornata di violenze e molestie su 6 donne

La giornata folle dell’uomo, tuttora in carcere, inizia intorno alle ore 14 del 18 ottobre 2017. A farne le spese è la titolare di un bar nella zona di Corso Italia. Non è la prima volta che ha a che fare con quel cliente molesto, solo che quel giorno l’uomo è un po’ più “su di giri”. Il senegalese prima inizia l’approccio con delle avance sessuali abbastanza spinte e la titolare lo respinge. A quel punto, l’uomo tenta il primo approccio cercando di afferrarla per le braccia ma, alla resistenza della donna coraggiosa, in quel momento per giunta sola nel locale, il giovane si ritrae e, stizzito, la sputa in faccia ripetutamente, apostrofandola con epiteti ingiuriosi. Dopo questo episodio, il senegalese si allontana e riprende il suo vagare per la città e, non pago,  ricompare sulla scena alle 18. L’uomo si aggira nella zona di piazza XX settembre, i suoi movimenti vengono catturati dalla telecamera posta all’angolo con il Lungarno Galilei. Successivamente sparisce dall’occhio della telecamera muovendosi in direzione del Ponte di Mezzo. ed è lì che, pochi minuti dopo, una ragazza, appena ventenne entra nel suo campo visivo: in attesa di attraversare le strisce pedonali, la giovane viene palpeggiata ripetutamente dal senegalese indomito che non demorde neppure alle urla della ragazza che prova a difendersi in tutti i modi, riuscendo nonostante tutto ad allontanare l’aggressore, nell’indifferenza della gente intorno. Ma l’uomo non è ancora domo, e continua il suo girovagare alla ricerca di altre donne da sottomettere, di altre vittime da aggredire e sopraffare.

A caccia di prede da terrorizzare e sottomettere

Così, ricompare sulla scena alle ore 20.15 in piazza XX settembre: questa volta il 25enne si muove in direzione della stazione. All’altezza delle Logge dei Banchi vede arrivare un’altra ragazza. La scena e viene catturata dalla telecamera di videosorveglianza del Comune: lui allunga la mano verso la donna che, con l’altra mano lo respinge e lo allontana. Quindi la folle caccia dello straniero prosegue verso una nuova vittima: la giovane commessa di un negozio di profumi. Ma ancora non finisce qui: non ancora pago di quanto compiuto finora, il senegalese punta altre prede e si scaglia contro due ragazze a passeggio, afferrando una delle due per il braccio e cercando di spingerla contro il muro. La ragazza grida aiuto. Il capo della squadra volante della questura è lì di fronte mentre, libero dal servizio, si trova a passeggio con la compagna. Il dirigente, dopo una colluttazione, blocca l’uomo a terra e lo arresta. Dopo alcuni minuti sopraggiungono due volanti e prendono in carico l’arrestato. Il 25enne sarà, perciò, processato per violenza sessuale continuata, molestie aggravate, violenza privata aggravata continuata, oltre che per resistenza a pubblico ufficiale. Intanto il senegalese rimane in carcere.

Commenti

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  • Giuseppe Tolu 8 Marzo 2018

    Non protesta più nessuno? A fora da le ball tutti, e in fretta

  • solite bestie 8 Marzo 2018

    Visto che non ci sono dubbi e come aggravante “ospite TEMPORANEO” la legge per tali reati prevede :
    1° CASTRAZIONE + ELETTROSHOCK (da renderlo un vegetale) e RESTITUZIONE AL MANDANTE .
    2° Pena detentiva fino a morte da scontare dentro casa di BOLDRINI ma dato che per l’accusato sara’
    ancora peggio sicuramente preferira’ sopravvivere da vegetale anziche’ morire suicidato .

  • giovanna 8 Marzo 2018

    Tutti a casa loro, sono peggio degli animali!