Il sindaco di Bracciano denuncia: il lago non risale, ecosistema compromesso

14 Mar 2018 18:06 - di Redazione

Le condizioni del lago di Bracciano permangono critiche, malgrado pioggia e neve di questo ultimo mese il lago non si alza. Secondo i dati riportati dal portale Bracciano Smart Lake, in poco più di un mese il livello del lago ha riguadagnato 14,5 cm, passando dal dato di -178 cm sotto il livello idrometrico rilevato il 17 febbraio scorso a -163,5 cm registrato questa mattina. “Siamo nelle stesse condizioni dello scorso anno – ha detto all’Adnkronos Armando Tondinelli, sindaco di centrodestra di Bracciano – e dato che si prevede una stagione estiva nuovamente siccitosa si rischia un peggioramento della situazione del lago”. Lago che l’estate scorsa a causa della siccità e delle continue captazioni dell’Acea era arrivato a toccare il minimo storico di -187 centimetri sotto il livello idrometrico. “Ora non ci sono captazioni ma la situazione è compromessa, l’abbassamento del livello del lago è tale che ci vorranno anni prima di vedere dei risultati – ha aggiunto Tondinelli – il livello dell’acqua è salito molto poco. I danni sono notevoli, economici, ma soprattutto ambientali: un’ecosistema è stato compromesso”.

Commenti

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  • Francesco Desalvo 15 Marzo 2018

    Riporto dall’articolo di redazione: <> Ma quale storico!!!
    Dal lato di Trevignano si vedono sott’acqua i tetti di abitazioni palafitticole. 5000 (o più) anni addietro il livello del lago era a circa 8 metri sotto il livello attuale, pure al di sotto delle prese dell’attuale acquedotto. E pare !!! che a quell’epoca non ci fosse alcun acquedotto romano con prese più profonde dell’attuale per succhiare l’acqua del lago.
    E studiamo un po’ di storia!!!
    Due possibilità: o al posto dell’Arrone c’era un emissario sotterraneo che è stato chiuso da qualche terremoto, o molto più probabilmente c’era stato per qualche millennio un “””riscaldamento globale””” ben più grave di quello attualmente sbandierato come irreversibile dagli ambientalisti.
    E pare che nessuno dei palafitticoli producesse tanta CO2 da generarlo.
    Né con un livello 8 metri inferiore all’attuale è stato “”compromesso l’ecosistema””. Pare che sia dentro al lago che fuori noi possiamo vedere ancora delle specie viventi con una discreta “”diversità ecologica””.
    Occorre ricordarsi che rispetto alla Natura noi siamo piccoli, piccoli, piccoli…….così, come cantava il maestro Buscaglione da Torino schiacciando il pollice sull’indice.

  • pincottin de' pincottini 15 Marzo 2018

    siamo sempre italiani

  • sergio fiorani 15 Marzo 2018

    Ma Zingaretti ti sei interessato qualche volta alla fonte idrica di Roma vergognati!!!!!!!!

  • alberto caioli 15 Marzo 2018

    …..facciamolo sapere, e facciamo pagare, tecnici “acquaioli” comunisti……

  • Giuseppe Tolu 15 Marzo 2018

    Rivedendo le condizini delle condotte, naturalmente

  • Giuseppe Tolu 15 Marzo 2018

    Non voglio far polemiche, per carità, ma so che il lago di Bracciano è alimentato da sorgenti proprio in mezzo al lago stesso; non so quanto abbia piovuto da quelle parti, ma non credete che bisognerebbe aspettare ancora un po per vedere nuovamente le sorgenti in piena portata visto che l’acqua piovana impiega un bel po di tempo ad alimentare le falde acquifere sotterranee? Augurando di rivedere il lago all massimo della sua capacità naturale nel più breve tempo possibile, altrimenti sarebbe proprio un vero dramma.