Salvini: «Per adesso dialogo con tutti. L’unica cosa certa: niente pastrocchi»

9 Mar 2018 12:44 - di Adriana De Conto

«Una cosa alla volta. Sicuramente non si fanno pastrocchi». Il leader della Lega, Matteo Salvini, a margine dell’incontro con i parlamentari neoeletti della Lega a Milano, a chi gli domanda se si tornerà a votare laddove non si riuscisse a formare un governo, ha risposto con chiarezza. E della possibilità che il presidente del Veneto Luca Zaia possa essere premier alternativo a lui se non si riuscisse a formare il governo, ha tagliato corto: «Ho parlato con Luca lungamente di autonomia e di Veneto e continueremo a ragionare di autonomia e di Veneto», assicura Salvini. E lo stesso Zaia non ha dato margini a fraintendimenti: «Il candidato è Salvini. Io mi occupo di autonomia e di Veneto. Ogni richiesta sarebbe sprecata. La partita è assolutamente chiusa, non abbiamo alternativa, ce ne è una e basta».

Salvini: «45 anni e 183 parlamentari, non male»

Sulle ipotesi di alleanze è stato ancora più chiaro Matteo Salvini: «Io dialogo con tutti, mi hanno chiesto di dialogare con tutti e dialogo con tutti: poi». «Oggi festeggio il compleanno rigorosamente con i miei figli e coi figli che gli italiani hanno scelto, perché li rappresentassero in Parlamento da Bolzano a Palermo. Però se il programma è buono a figli si aggiungono altri figli, quindi vediamo. Il nostro programma è buono. Ora lasciatemi festeggiare il mio compleanno nella migliore maniera possibile. Sono 45 anni e 183 parlamentari, non male. Con loro iniziamo a costruire, da domani inizierò ad ascoltare, incontrare e capire». Salvini sta lavorando a un documento da presentare in Parlamento. L’obiettivo è lo stesso: andare a vedere chi è disposto ad appoggiarlo.«Entro aprile, qualunque sia il governo, c’è una manovra economica da preparare – fa presente il segretario del Carroccio – leggo che Bruxelles vuole nuove tasse, noi presenteremo una manovra alternativa fondata sul contrario: meno tasse. E a Bruxelles saranno contenti perché tutti sono contenti se l’Italia cresce». A chi tenta di farlo sbilanciare sull’ipotesi di gruppi parlamentari unici della Lega, Salvini risponde: «No, leggo tante fantasie sui giornali, adesso ci ci prepariamo come Lega, la coalizione è quella conservatrice e poi ascolteremo tutti».

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  • ALESSANDRO LEPRI 9 Marzo 2018

    L’ARTE DI FORMARE IL GOVERNO
    Se si analizzano i programmi dei vari partiti e formazioni si vede che nessuno di essi e’ “tutto buono” o “tutto cattivo”. Ognuno ha del buono e del cattivo. L’arte consiste nel saper unire nel governo il meglio di parte di essi. proviamoci:
    – La migliore politica interna, economica e della cultura (istruzione, arte) ce l’ha la Lega.
    – La migliore politica estera e giustizia ce l’ha Fratelli d’Italia
    – La miglior politica del lavoro, sociale, sanita’ infrastrutture,turismo, media (televisione, telecomunicazioni) ce l’ha il M5S.
    Pertanto un bel governo Lega + FdI + M5S sarebbe, a mio parere ottimo. Mi manca qualcuno per la difesa. Non ho trovato nessuno che sia equidistante da USA, Russia e Cina. D’altronde la NATO no ha piu’ senso di esistere. Andava sciolta quando fu sciolto il Patto di Varsavia.
    E chi lo dovrebbe presiedere un governo cosi’? Ma “tra due litiganti: Salvini e Di Maio, la terza gode: Giorgia Meloni. Cosi’ ci eguaglieremo anche alla piu’ avanzata democrazia occidentale: qualla dell’UK. E non ci sarebbe neanche bisogno del Ministero delle Pari Opportiunita’. anche perche’ le pari opportunita’ le garantisce gia’ la Costituzione, basta applicarla.
    Se il Presidente riuscisse a far nascere un governo cosi’ sarebbe davvero un “Artista della Politica”.