Roberto Fico eletto presidente della Camera: lo hanno votato centrodestra e M5S

24 Mar 2018 13:32 - di Redazione

Roberto Fico eletto presidente della Camera con 422 voti. Il quorum richiesto, la maggioranza assoluta dei votanti, 620, era di 311 preferenze. A Roberto Giachetti sono andati 102 voti, a Riccardo Fraccaro 7, a Renato Brunetta 3. Le schede bianche sono state 60, le nulle 21, i voti dispersi 5. La seduta è stata sospesa subito dopo la proclamazione per consentire al presidente dell’Assemblea, Roberto Giachetti, di comunicare a Fico l’avvenuta elezione.  Grazie». Una semplice parola per esprimere gioia e gratitudine per l’investitura come candidato alla presidenza di Montecitorio. È il commento postato su Facebook da Roberto Fico, accompagnato dalla foto dell’abbraccio con il leader del M5S Luigi Di Maio. “Roberto ci rappresenta al meglio, è la storia di questo Movimento” aveva detto il leader dei Cinquestelle.

Chi è Roberto Fico

Classe 1974, una laurea in Scienze della comunicazione, Roberto Fico – considerato il rappresentante di spicco dell’ala ortodossa del Movimento e ‘grillino’ della primissima ora– inizia l’attività politica da ‘pentastellato’ ancora prima della nascita ufficiale del M5S, fondando nel luglio 2005 a Napoli uno dei 40 meetup ‘Amici di Beppe Grillo’ sparsi per l’Italia, fase ’embrionale’ del Movimento. Dopo due fallimenti elettorali, con la candidatura prima alla presidenza della Regione Campania nel 2010 e poi a sindaco di Napoli nel 2011 (dove ottiene rispettivamente l’1,35% e 1,38% dei voti), viene eletto deputato nel 2013 nella lista bloccata del M5S per la Circoscrizione Campania 1. Questa, per Fico, è la seconda candidatura a presidente della Camera.

 Risale al giugno 2013 l’elezione a presidente della Commissione di Vigilanza Rai. Da deputato, Fico ha presentato come primo firmatario un solo una sola proposta di legge, quella sulla governance della Rai della quale uno dei punti – ‘il Piano per la trasparenza aziendale’ – stato inserito nella riforma della Rai approvata nel 2015 dal Parlamento. Il Piano ha permesso di rendere pubbliche le retribuzioni dei manager, delle direzioni editoriali e delle testate dell’azienda. Nel marzo 2018, infine è stato eletto per il suo secondo mandato da deputato.

Commenti

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  • pincottin de' pincottini 25 Marzo 2018

    bisogna conoscere meglio i suoi rapporti con LGBT: ancora non li conosciamo

  • Stefano 25 Marzo 2018

    Che fico il Boldrino!

    • gmx 25 Marzo 2018

      Scusi, ma che significa questo commento?

  • Paolo Angioni 25 Marzo 2018

    Spero che si tagli la barba e si aggiusti la cravatta. E acquisti modi da terza carica della Repubblica italiana, dimenticando Grillo, Casaleggio e compagnia.

  • Mara 25 Marzo 2018

    Mi sembra una persona seria. Gli auguro buon lavoro.

  • Sergio Pogliani 25 Marzo 2018

    Considerando il suo primo discorso e’ uguale alla Boldrini. Comunista di provenienza e senza Dio e senza Patria.

    • MassimoPD 25 Marzo 2018

      Discorso da comunista boldriniano; jus soli, lotta ai fantasmi e corbellerie simili. Sono fiero di aver votato Casapound!

      • net 25 Marzo 2018

        Boni pure quelli di casapound ! Ah povera Italia !

    • gmx 25 Marzo 2018

      Ma voi avete la “comunismo-mania”? Vedete comunisti dapperttuttu?

  • Angela 25 Marzo 2018

    Vari giornali hanno sottolineato che prima di divantare un pentastellato appartenesse al partito comunista …Mi auguro che la sua intransigenza da tanti sottolineata, non lo faccia detestare dagli Italiani, come è successo con la ex presidente della Camera di cui non voglio neanche fare il nome.

  • Marcello 24 Marzo 2018

    Complimenti e auguri! Ci vorrà poco a cancellare il fantasma della Boldrina!

    • Giacomo ALBO 25 Marzo 2018

      Cancellare il fantasma della Boldrina? Ma ne é la fotocopia !!!

      • gmx 25 Marzo 2018

        Ma che cacchio dice…di Boldrini ce n’e’ una sola!