Preparavano 11/9 a Venezia in elicottero: a processo 3 kosovari

9 Mar 2018 16:23 - di Redazione

Emergono dettagli inquietanti nel processo a carico dei giovani kosovari arrestati con l’accusa di terrorismo. I quattro avevano progettato un attacco in zona Rialto a Venezia nel pieno del Carnevale. In particolare, la cellula affiliata all’Isis stava progettando un attentato a Venezia in stile 11 settembre. Da un’intercettazione agli atti, emerge infatti che si pensava perfino di rubare un elicottero «uno grande e poi bum bum..».

Piano di attacco a Venezia: a processo tre kosovari

Sono questi alcuni dei nuovi elementi di prova nel processo in svolgimento a Mestre contro i tre giovani kosovari – Arjan Babaj, 28 anni, Dake Haziraj, 27, e Fisnik Bekaj, 25 – arrestati nel marzo del 2017 per associazione con finalità di terrorismo, con l’accusa di aver costituito in laguna una cellula affiliata all’Isis. Il piano di azione era raccapricciante: gli attentatori con indosso delle maschere per mimetizzarsi tra la folla, e armati di coltello, pronti a spargere il sangue degli infedeli di piazza San Marco.

“Per l’attentato a Venezia guadagni subito il paradiso”

A preoccupare gli investigatori soprattutto un’intercettazione ambientale: «Con Venezia guadagni subito il paradiso per quanti monafik (miscredenti) ci sono qua. Ad avere una bomba… a Rialto». La frase venne pronunciata, secondo gli inquirenti, da un quarto componente del gruppo, all’epoca diciassettenne. Quest’ultimo il 31 gennaio scorso è stato condannato in primo grado a 4 anni e 8 mesi di reclusione, sempre con rito abbreviato, e si trova detenuto in una struttura per minorenni in Sardegna. Si è sempre dichiarato innocente, al pari degli altri 3 suoi connazionali.

Studiavano i luoghi simbolo di Venezia

Le indagini sugli aspiranti jihadisti sono emerse alcune foto che di per sé sembrano innocue, ma potrebbero indicare che erano stati fatti dei sopralluoghi in alcuni luoghi chiave del centro storico di Venezia. Secondo gli inquirenti queste foto potevano servire a “riprendere gli scenari ipotizzati per le progettualità terroristiche”. I luoghi sono quelli più frequentati dai turisti che ogni giorno si riversano nella città lagunare: piazza San Marco, Rialto, il campanile.

Commenti

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  • Mino 9 Marzo 2018

    Se l’accusa è certa, i tre senza tanta pubblicità e tanti preamboli, andrebbero sciolti nell’acido. Si prenderebbero due piccioni con una fava:
    1)Loro raggiungerebbero il loro tanto agognato paradiso
    2Noi ci libereremmo di cotanta mexda.