Padoan, Minniti, Franceschini. Ecco la lista dei ministri promossi e bocciati alle urne

5 Mar 2018 12:44 - di Prisca Righetti

I ministri di centrosinistra al redde rationem: nel day after la disfatta del Pd alle urne, una buona parte del fio da pagare gli elettori l’hanno evidentemente addossata a una folta rappresentanza di membri del governo Gentiloni i quali, in molti casi, non sono riusciti a vincere la sfida nel loro collegio. E così, se nonostante la débâcle dem, sono arrivati miracolosamente a farcela e a incassare il salvacondotto per il seggio nell’uninominale, oltre al premier, anche alcuni dei più vicini al segretario dimissionario Renzi (anche lui passato all’uninominale) come Luca Lotti, mentre non ce l’hanno fatta né la titolare della Difesa, Roberta Pinotti, né il numero uno del Viminale Marco Minniti, che ha perso a Pesaro contro Andrea Cecconi, al centro dello scandalo “rimborsopoli” del Movimento 5 Stelle. Il caso Boschi, invece, e tutto lo stuolo di polemiche legate all’essere stata direttamente “catapultata” tra dubbi e recriminazioni anche interne a Bolzano, si è chiuso con la prevista affermazione della ex ministra delle riforme dell’esecutivo renziano.

Ministri alle urne: ecco i promossi e i bocciati

Promozioni e bocciature eccellenti, quelle tra i ministri che si presentavano nei collegi uninominali e che oggi, specie alla luce della disfatta dem, destano più clamore che mai. E allora, con la glaciale, quanto inappellabile veridicità matematica della conta dei voti, è arrivato lo stop degli elettori inferto senza “se” e senza “ma” al ministro dell’Interno Marco Minniti nel collegio Camera di Pesaro, dove è arrivato terzo con il 27,89 per cento con 246 sezioni su 301 scrutinate. Stessa situazione per la ministra della Difesa Roberta Pinotti, ferma al 26,72 per cento nel collegio Senato di Genova, quando erano 424 le sezioni scrutinate sulle 566 del totale. Solo secondo nel collegio Camera di Ferrara il titolare dei Beni culturali Dario Franceschini, al 29,12 quando mancano da scrutinare soltanto due delle 330 sezioni. Staccano direttamente il biglietto per Montecitorio, senza dover quindi aspettare il recupero nel proporzionale, invece, il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, che a Siena è al 36,18 per cento, quando sono state scrutinate 279 sezioni su 293; il titolare delle Infrastrutture Graziano Delrio, in corsa a Reggio Emilia, che si attesta al 35,9 per cento con 180 sezioni su 205 scrutinate; il ministro per lo Sport Luca Lotti, al 40,54 per cento nel collegio di Empoli con 9 sezioni delle 260 complessive da scrutinare; la ministra della Salute Beatrice Lorenzin, che a Modena ottiene il 36,9 per cento con lo spoglio ultimato in 234 sezioni su 275.

Stop in vista anche per la ministra Fedeli…

Stop invece nel collegio uninominale Camera di Sassuolo per il ministro della Coesione territoriale Claudio De Vincenti, terzo al 27,64 per cento con una cinquantina di sezioni ancora da scrutinare. In ritardo anche la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, che nel collegio Senato di Pisa insegue con il 31,58 per cento la candidata del centrodestra Rosellina Sbrana, che si attesta al 33,21 per cento, quando per ultimare lo spoglio mancano ancora 69 delle 502 sezioni. Premiata, infine, la ministra per la Pubblica amministrazione Marianna Madia, avviata all’elezione nel collegio Camera di Roma 2, attestandosi al 37,48 per cento quando mancano una ventina di sezioni al completamento dello spoglio, contro il 33 di Maria Teresa Bellucci del centrodestra. Ai posteri l’ardua sentenza…

Commenti

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  • lucia 6 Marzo 2018

    Avrei salvato esclusivamente il ministro Minniti perchè persona capace. Via tutti gli altri incominciando dall’ex ministro della salute Lorenzin, tanto fumo e niente arrosto, poi altre.

  • Roberto de Rubertis 6 Marzo 2018

    Chi di negro ferisce di negro perisce

  • Mauro 6 Marzo 2018

    Mi dispiace per Minniti; Uno dei pochi ministri che avrei salvato. Al contrario fa schifo il dover rivedere la Madia, la Boschi e la Lorenzin. Speriamo siano relegate alla poltrona di onorevole con l’unica prerogativa di poter votare o meno le leggi

    • Mara 6 Marzo 2018

      Sicuramente avrei salvato Minniti, persona molto capace e seria.

      • gmx 6 Marzo 2018

        Minniti si’….le altre via, il piu’ lontano possibile. L’Italia non ha bisogna di questa gente !

  • Giulio 6 Marzo 2018

    Nominati malamente nominati

  • pincottin de' pincottini 6 Marzo 2018

    ottimi risultati

  • Aldo Barbaro 6 Marzo 2018

    Chi semina raccoglie !!!!!