Olimpiadi a Torino: prima figuraccia dei grillini. I suoi consiglieri si ammutinano

12 Mar 2018 19:35 - di Redazione
chiara appendino

Iniziamo male, malissimo. Altro che svolta grillina sulle Olimpiadi di Torino: al primo appuntamento i Cinquestelle si sono sciolti come neve olimpica al sole, è il caso di dire. Per la prima volta dal suo insediamento in Consiglio comunale a Torino è infatti mancato il numero legale. In apertura di seduta, che avrebbe dovuto discutere una mozione del Pd sulle Olimpiadi invernali del 2026 a cui erano previste le comunicazioni della sindaca, Chiara Appendino, dai banchi della maggioranza è mancata la presenza dei consiglieri pentastellati contrari alla manifestazione. Pertanto le opposizioni hanno deciso di non rispondere all’appello mandando così sotto la maggioranza. Al momento dell’appello erano assenti i consiglieri grillini Damiano Carretto, Viviana Ferrero, Daniela Albano e Marina Pollicino, considerati, insieme a Maura Paoli oggi presente in aula, l’ala più integralista del M5S. L’ex grillina Deborah Montalbano, che fin dall’inizio aveva manifestato la sua contrarietà alla candidatura ai giochi olimpici, invece, da oggi siede ufficialmente nell’opposizione essendo passata al gruppo misto.

«Il dato politico è che da oggi la sindaca Chiara Appendino non ha più la maggioranza su uno dei temi importanti per la citta», commenta il capogruppo del Pd in Sala Rossa, Stefano Lo Russo, commentando la mancanza del numero legale Sala Rossa. «Non è bastato Beppe Grillo, ora se la sindaca non ce la fa da
sola, il Pd è pronto a venire in soccorso con i suoi voti, ma la giornata di oggi ha segnato una profonda discontinuità e noi auspichiamo che sia proprio lei la prima a coglierla. La maggioranza pentastellata a Torino ha  sconfessato  la sindaca e Beppe Grillo» ha aggiunto il segretario del Pd metropolitano e primo
firmatario della mozione che si sarebbe dovuta discutere in Sala Rossa, Mimmo Caretta, mentre Alberto Morano, capogruppo dell’omonima lista aggiunge: «La maggioranza  Cinquestelle alla prova dei numeri ha dimostrato di non avere i numeri necessari e di non rappresentare gli interessi di Torino». Per Osvaldo Napoli, capogruppo di Fi, “cio’ che è successo oggi compromette la candidatura di Torino perché ci indebolisce di fronte al Coni”. «Il Movimento  5 Stelle  è ora che si assuma le proprie responsabilità – ha aggiunto per la Lega Fabrizio Ricca – non abbiamo bisogno di un sindaco succube di una minoranza all’interno della sua maggioranza».

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