Lucca, bambino morì per il mancato ricovero: condannati tre pediatri

29 Mar 2018 19:10 - di Redazione

Non disposero il ricovero d’urgenza per un bambino di 10 anni, Alessandro Favilla, che morì poi in casa, davanti ai genitori, per una crisi respiratoria. I fatti risalgono al 25 ottobre del 2012. Oggi il giudice del Tribunale di Lucca, Stefano Billet, ha condannato per omicidio colposo tre pediatri, infliggendo 2 anni di reclusione alla dottoressa Elisabetta Spadoni e 1 anno e 4 mesi ciascuno al dottor Graziano Vierucci, medico dell’ospedale di Lucca, e Giuseppe Fontana, pediatra di famiglia. Secondo l’accusa, sostenuta dal pubblico ministero Aldo Ingangi, il bambino accusava sintomi che avrebbero dovuto far capire ai medici, che lo avevano visitato nei giorni precedenti il decesso, che occorreva disporne il ricovero con urgenza.

«Il bambino – aveva detto il pm Aldo Ingangi – accusava sintomi che avrebbero dovuto spingere i medici che l’hanno visitato a disporne il ricovero con urgenza. C’è stato un misto di negligenza e di imprudenza che ha fatto loro sottovalutare una situazione grave che ha portato alla morte del bambino. Insomma, se fosse stato ricoverato almeno il 20 ottobre, Alessandro Favilla si sarebbe potuto salvare».

Sempre secondo l’accusa, fra i dottori ci sarebbe stato un misto di negligenza e di imprudenza che fece sottovalutare una situazione grave che ha poi, nei fatti, portato alla morte del bambino. È stata disposta anche una provvisionale di 250mila euro a testa per i genitori e di 50mila euro per i nonni del bimbo.

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