La psoriasi colpisce 1 milione e mezzo di italiani. Bene la terapia biologica

28 Mar 2018 14:04 - di Redazione

Un numero verde (800 949 209), un call center attivo dal lunedì al venerdì, un sito internet (www.lapelleconta.it) e spot tv sono le più recenti novità della seconda edizione della campagna di contrasto alla psoriasi – Chiedi al tuo dermatologo – lanciata da Novartis e patrocinata dall’Associazione per la difesa degli psoriasici (Adipso) e dalle società scientifiche Adoi (Associazione dermatologi-venereologi ospedalieri italiani e della sanità pubblica) e Sidemast (Società italiana di dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle malattie sessualmente trasmesse). Obiettivo della campagna, attivare una sensibilizzazione capace di coinvolgere il “sommerso”, cioè quei pazienti che per stigma o per rassegnazione non si curano e non si rivolgono a un dermatologo, figura che può aiutarli a vivere bene e in modo normale la propria vita. Infatti, secondo la presidente Adipso, Mara Maccarone, l’84 per cento dei pazienti è vittima infatti di umiliazioni e discriminazioni, il 43 si sente osservato in pubblico e al 41 è stato chiesto se la malattia fosse contagiosa.

Al via la campagna “Chiedi al tuo dermatologo”

«La psoriasi – incalza Piergiacomo Calzavara Pinton, presidente Sidemast – non è una problematica estetica ma è una patologia cronica e talora invalidante. Solo in Italia colpisce circa 1 milione e mezzo di persone che riportano lesioni cutanee che causano prurito, rossore, desquamazione e spesso si associano a dolori articolari e alterazioni». Concetto ribadito dalla dermatologa Clara De Simone, del policlinico A. Gemelli di Roma, secondo cui «i pazienti con la psoriasi sono tanti, ma probabilmente sono ancora pochi quelli che arrivano al dermatologo e che hanno bisogno di una approccio molto spesso multidisciplinare ». La modalità di intervento del dermatologo per la gestione e il trattamento della psoriasi si articola solitamente su diversi fronti: nei casi meno gravi si sceglie la terapia topica; mentre nei casi più severi si ricorre alla fototerapia, ai farmaci sistemici o ai farmaci biologici.ª

Anche stress e sedentarietà alleati della psoriasi

Le terapie biologiche e biosimilari sono modulatori della risposta biologica, realizzati in laboratorio. Rappresentano il campo nel quale si registrano le novità più interessanti. La loro capacità di interferire in modo selettivo ni processi immunologici determina una rapida efficacia terapeutica e ridotto effetti collaterali. Contano molto, tuttavia, anche lo stile di vita corretto e una sana alimentazione. Allo stato non è provata la correlazione tra alimentazione sbagliata e psoriasi, ma è vero che un’alimentazione ricca di acidi grassi saturi determina un aumento dell’infiammazione della psoriasi. Legate invece alla psoriasi sono invece patologie come l’ipertensione, le malattie cardiovascolari, la dislipidemia, l’obesità. Anche la sedentarietà è alleata preziosa della psoriasi. Sport e palestra sono invece importanti per ridurre lo stress e per aiutare il paziente ad uscire dal suo ambiente e ad accettarsi.

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