La Corte dei Conti a Berlusconi: «Hai fatto cadere Prodi? Ora devi pagare»

13 Mar 2018 11:38 - di Federica Argento

Cosa non si fa per continuare ad indagare Silvio Berlusconi. Mancava all’appello solo la Corte dei Conti nella caccia grossa a Silvio Berlusconi. Lacuna colmata. La magistratura contabile batte cassa e vorrebbe far pagare al Cav i “danni di immagine” procurati all’Italia tra il 2008 e il 2011. Una commedia surreale. La Corte dei Conti ha aperto una inchiesta contro Berlusconi, cui intende  chiedere di risarcire in denaro i danni  per avere fatto cadere il governo Prodi nel 2008. La tesi d’accusa sarebbe che la crisi di governo apertasi avrebbe minato la credibilità dell’Italia sui mercati stranieri, anzi da quel momento, secondo i magistrati contabili si sarebbe elevato lo spread, fino a raggiungere i livelli del 2011, vicenda conclusasi con il golpe bianco che tutti ora conoscono. “I magistrati contabili – riporta “Il Giornale” -si sono presi la briga di affidare alla Guardia di finanza una indagine (che si sarebbe potuta agevolmente fare con i ritagli di stampa) sull’andamento dello spread a cavallo delle dimissioni di Romano Prodi: hanno accertato che a maggio 2008, alla vigilia della crisi, il tasso era di 43,3 e dopo le dimissioni del Professore salì ininterrottamente fino alla cifra record di 522,8 alla caduta del successivo governo Berlusconi”.

Le toghe contabili avrebbero dovuto studiare meglio quel burrascoso periodo, soprattutto avrebbero dovuto essere a conoscenza di un fatto ormai acclarato: l’innalzamento dello spread fu provocato, a spingere per affossare i titoli di Stato italiani erano le grandi agenzie di rating, che manovrarono per spingere l’Italia nelle mani i dei  “tecnici” di  Mario Monti, con la regia di Giorgio Napolitano. Su questa vicenda lavorò la procura di Trani e il processo si concluse con la assoluzione degli imputati. Ma ora la Corte dei Conti capovolge la vicenda, e attribuisce a Berlusconi e alla sua operazione contro Prodi la colpa di tutto.

Il tutto prenderebbe le mosse dalla cosiddetta “compravendita” di voti in Senato, con il passaggio nelle file dell’opposizione di centrodestra del senatore Sergio De Gregorio, entrato in Parlamento nelle file dell’Italia dei Valori. Ebbene, ricordiamo che Berlusconi finì  sotto processo a Napoli, dove è stato condannato in primo grado e che in appello il processo si è estinto per prescrizione. Dunque, la Corte dei Conti si fonda su un resto prescritto pee costruire un teorema politico molto ardito, che il governo Prodi cadde per colpa del voto di di De Gregorio, e non per la liquefazione di una maggioranza litigiosa e continuamente ricattata dalle ali estreme della sinistra. Tutti ricordano che la sfiducia a Prodi al Senato nel gennaio 2008, fu votata da  senatori della stessa maggioranza improbabile prodiana: da Franco Turigliatto, Lamberto Dini e l’intero blocco dell’Udeur di Clemente Mastella. Ora per questa complessa operazione politico finaziaria, la Corte dei Conti vorrebbe chiedere il conto a Berlusconi. Triste e trita storia che si ripete, a protagonisti alterni, tranne uno, il Cav, sempre nel ruolo di primo accusato. Non vi sembra una commediola di terz’ordine?

 

Commenti

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  • Adelio Bevagna 13 Marzo 2018

    Paradossale…….la mortadella era diventata rancica. Dovrebbero far pagare il mortadella, l’altro e morto, per aver accettato un cambio deleterio per il popolo italiano.

  • Giuseppe Tolu 13 Marzo 2018

    Non ci sono parole, solo ridere e ridere, per no piangere però. È mai possibile che si debbano inventare ogni giorno qualche cosa di nuovo per castrarlo malamente? Con tutti i problemi che abbiamo….e ridiamo, ridiamo. Per non piangere a simili scempiaggini

  • Giuseppe Forconi 13 Marzo 2018

    Ma non e’stata colpa del Cavaliere, a far cadere il prezzo della mortadella, ma lo stesso Prodi che con le cavolate che fece, che ancora cerca di fare, che l’italia lo rinnego’, e ora vuole un risarcimento ?? Deve forse comprare altri maiali per fare la mortadella ?? Ma questa gente non va mai in pensione ??