Il “ministro” grillino attacca la “Buona Scuola”». Ma l’aveva scritta lui con Renzi e Fedeli…

1 Mar 2018 19:18 - di Redazione

Un’incredibile gaffe, l’ultima della serie, arriva sul fronte della scuola dal neo ministro “in pectore” indicato oggi da Luigi Di Maio come possibile membro del futuro governo a Cinquestelle. Salvatore Giuliano, dirigente scolastico di Brindisi, era stato consulente del governo Renzi prima e poi vicinissimo alla ministra Fedeli (nella foto in due insieme) nella realizzazione della riforma e nell’attuazione della “buona scuola“, che oggi i grillini minacciano di voler cancellare. Ma forse con la persona sbagliata.

«Ho dato solo suggerimenti sulla formazione dei dirigenti scolastici. Questa mattina in tv ho usato un termine troppo morbido, “superare la Buona scuola. Ora dico riscriviamola», si è giustificato il candidato M5S al ministero dell’Istruzione, ma è stato smentito dallo stesso Renzi, che ricorda: «È un nostro amico, è un consulente della Giannini e della Fedeli. È un preside, anche bravo, che ci ha aiutato a scrivere la riforma della Buona scuola. In tanti momenti, anche di polemiche e insulti, lo ricordo darmi il sostegno pubblico: ‘presidente sono con lei, vada avanti», ha aggiunto il segretario dem.

Salvatore Giuliano, lo scorso anno, firmò un documento, elaborato insieme ad altri tre dirigenti scolastici, e sottoposto a una platea di colleghi e docenti, da titolo chiaro: «Io non sciopero. E voglio migliorare la Buona Scuola». «Ne difendiamo con forza l’impianto e il coraggio con il quale interviene a riformare la scuola italiana con l’obiettivo di rinnovarla», era scritto. Per questo vogliamo ribadire le nostre ragioni di contrarietà allo sciopero del 5 maggio, uno sciopero demagogico, peraltro proclamato nella data di svolgimento dei test del SNV, che riteniamo strumento indispensabile per la conoscenza dello stato di salute del nostro sistema educativo e per il suo miglioramento». E il documento? Giuliano sostiene di essersi  dimesso dal sindacato ANP il giorno successivo alla dichiarazione avvenuta. «Non scioperai in occasione dello sciopero del 5 maggio contro la 107 poiché coincideva con le prove invalsi. Insieme a tanti docenti e dirigenti sostenemmo che la 107 andava superata». La pezza forse è peggio del buco…

 

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Commenti

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  • Giorgio 2 Marzo 2018

    Legge 107 o della “buona” scuola, è stata scritta in collaborazione con la ministra Giannini. Questa volta la Fedeli c’entra poco o nulla.

  • Francesco Pezzuto 2 Marzo 2018

    E’ un vizio antico quello di salire sul carro dei vincitore .Nel caso del D.S.dell’ istituto superiore di Brindisi ,che ha condiviso la buona scuola di Renzi, alla quale ha collaborato con entusiasmo , qualche rischio c’é ed é quello dello scricchiolamento di quel carro . Un giudizio di valutazione sull’istituto Majorana di Brindisi che si può esprimere da collega é il seguente: “il cittadino non si forma soltanto con la tecnologia ” e pertanto ci auguriamo veramente che il carro di quella forza politica, che si comporta come se guidasse il carro vincente, alla fine perda entrambe le ruote ,altrimenti avremmo una pessima scuola .

  • 2 Marzo 2018

    Tanti mentecatti….alla corte del giullare, ridicoli, patetici e frustrati della loro insignificante e misera vita, tutti in cerca di un “6 al superenalotto dei 5 Stelle” che potrà garantire loro agiatezza e soprattutto quel “Lei non sa chi sono io” tanto caro ed agognato al piccolo italiano, molti di loro non sarebbero capaci di fare il responsabile di un condominio, figuratevi il Ministro….roba fantozziana proprio.

  • Lino Gennari 2 Marzo 2018

    Non trovo nulla di strano che il prescelto per dirigere e riformare la scuola, nell’ ipotetico governo M5S,
    abbia dei dubbi sulla qualità della BUONA SCUOLA, anche se ha contribuito, probabilmente a molti altri, non tutti collocabili nella sfera governativa, alla sua elaborazione.
    Sicuramente non ha le stesse vedute della Fedeli, ci mancherebbe, ma che sia bacchettato, per presunti cambi di casacca, alla vigilia delle elezioni è ridicolo e tutto sembra una fuffa per cannibalizzare un progetto che i giornaloni a titoloni proclamano come un attentato alla Costituzione, già martirizzata, a suo tempo non proprio lontano, da coloro che ora si inalberano perchè il Quirinale ” si sarebbe adombrato “.
    Per favore…….

  • vittorio sciullo 2 Marzo 2018

    l’onestà di chi non ha le chiavi della cassa è facile, … finchè stà lontano dalla cassa; ma se l’onestà si soldi è come quella intellettuale di chi ha lo stesso pudore della bandiera con il vento, di stelle il popolo italiano ne vedrà altro che 5 !!!!; di maio è il ritorno dell’ipocrisia tardo democristiana, poco democratica e niente cristiana.

  • Pietro 2 Marzo 2018

    Il problema a mio avviso non é la buona scuola ma la buona università; il numero chiuso e la carenza di docenti é indecente.