Il grido dei genitori di Regeni: «Siamo stati abbandonati»

20 Mar 2018 18:31 - di Redazione

«Ho fiducia nella legge, negli avvocati bravi e nella stampa buona e abbiamo tanta solidarietà dai social. Ci aspettavamo di più da chi ci governa: dal 14 agosto quando il premier Gentiloni ci ha annunciato che l’ambasciatore tornava in Egitto, siamo stati abbandonati». Lo ha detto Paola Regeni, madre di Giulio, il ricercatore italiano trovato morto il 3 febbraio 2016 in Egitto dopo giorni di torture, oggi in un dibattito sulla difesa dei diritti internazionali presso l’Ordine degli avvocati a Genova. «Siamo decisi ad andare avanti anche a piccoli passi – ha aggiunto il padre Claudio -. Combattiamo per Giulio ma anche per tutti quelli che possono trovarsi in situazioni simili a quelle che lui ha vissuto». L’avvocato della famiglia Alessandra Ballerini ha ricostruito i depistaggi e la vicenda: «Il corpo di Giulio parla da solo e si difende da solo. Siamo arrivati a nove nomi delle forze di polizia implicati».

Commenti

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  • ROBERTO 21 Marzo 2018

    Cari genitori di Giulio, ma che vi aspettavate da questo lurido governo?!?!?!?!?

  • 20 Marzo 2018

    Molto spesso il Governo Italiano termina le investigazioni; guardate il caso di Moro, per questa famiglia e il figlio defunto il governo Italiano a fatto una vergogna una irresponsabilità che non si può dimenticare…e tempo di rendere giustizia per questa famiglia…Speriamo che <Salvini può riaprire il caso è rendere giustizia a questa famiglia…la tortura e del Medioevo no del epoca moderna…Egitto fate schifo!!!