Il centrodestra concorde sul premier da indicare al Colle: sarà Matteo Salvini

14 Mar 2018 17:05 - di Redazione

Dopo il vertice del centrodestra di ieri sera, “c’è l’accordo che l’indicazione che sarà fatta al Presidente della Repubblica, se è quando verremo chiamati, sarà quella della candidatura di premier per Matteo Salvini, come coalizione vincente delle elezioni, e su quello lavorare per trovare i numeri perché il governo esista”. Lo ha affermato il segretario della Lega Matteo Salvini, incontrando i giornalisti. “Tutto quello che faremo – ha aggiunto – lo faremo come squadra, non ci sono singoli che giocano da soli. Questo vale anche per le presidenze di Camera e Senato”. “Ho ricevuto il mandato dalla coalizione a sentire gli altri segretari di partito per i ruoli di garanzia di Camera e Senato e questo lo farò entro oggi. Parlo a nome della coalizione e non come segretario della Lega. Gli organi di garanzia sono slegati dai ragionamenti di governo, sono due piani diversi”, ha affermato il segretario della Lega. “Per quanto riguarda il governo – ha proseguito Salvini – stiamo lavorando a un programma comune del centro destra a partire dal programma elettorale, che siamo disponibili a arricchire e confrontare con gli altri partiti. Quando il presidente della Repubblica ci chiamerà nelle prossime settimane, ci faremo trovare pronti per decidere, con una proposta di tutto il centro destra, non solo della Lega”. E ha aggiunto: “Nessun pregiudizio, conto di telefonare a Luigi Di Maio oggi, spero che tenga il telefono acceso, per parlare di presidenza delle Camere e non di governo. Cercherò Martina e poi anche Grasso. Farò una ricognizione e poi riferirò agli alleati”. Silvio Berlusconi conferma l’unità di intenti del centrodestra: “Per adesso stiamo lavorando a un governo di centrodestra, se qualcuno si avvicinasse, ne parleremmo come coalizione non come singolo partito”. “Ieri sera con gli alleati abbiamo stretto un accordo perché non ci sia nessuna possibilità di passaggio da un gruppo all’altro all’interno della coalizione, né in Parlamento, né nelle amministrazioni locali”, ha concluso.

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