I 5 stelle negano l’evidenza: «Code al Caf? Una fake news». Ma i video li smentiscono

9 Mar 2018 15:31 - di Lara Rastellino

Qualcuno la notizia delle file ai Caf per le richieste del reddito di cittadinanza promesso dai Cinquestelle in campagna elettorale l’ha confermata. Altri l’hanno addirittura rincarata e rinverdita. Altri ancora l’hanno ridimensionata parlando di «casi isolati», ma i più ne hanno rivendicato la veridicità a suon di video che attestano le code e smentiscono la lettera scarlatta della fake news apposta dai grillini sul web ad ogni post che ne denunciava o testimoniava la veridicità.

Non è una fake news, ma loro negano

Ma i movimentisti pentastellati, freschi di affermazione elettorale, proprio non ci vogliono stare: e lancia in resta, corazzati da un’organizzazione virtuale in grado di consentire loro di penetrare a vario titolo nei profili social, provano ad apporre dove possono il sigillo della fake news a qualunque conferma verbale o testimonianza digitale che in qualche modo giustifichino la notizia che, ormai da giorni, circola sul web alimentando il tam tam di una presa d’assalto dei Caf. Un’indiscrezione partita da Giovinazzo (in Puglia), alla ricerca del fantomatico modulo per la richiesta dell’ambìto sussidio proposto dai candidati grillini che ora, alla resa de conti con gli elettori, cominciano ad andare al contrattacco informatico, scalando account e profanando siti decisi a smentire. Negare. Dissimulare e, se proprio non si riesce a fare di meglio, quanto meno a ridimensionare. «Smettetela di offendere il popolo meridionale con le fake news sulle file ai Caf per il reddito di cittadinanza», si sfoga con i cronisti il senatore Sergio Puglia, arrivando al Parco dei Principi per l’incontro con i neo eletti M5S. «Hanno votato perché c’è mala giustizia e mala sanità. Ci siamo stancati. È per questo che ha votato il Meridione», ha concluso la sua intemerata l’esponente grillino. Uno sfogo che tradisce insofferenza, perché – come sosteneva il buon Andreotti che di politica e propaganda se ne intendeva sul serio, «a pensar male si fa peccato, ma ci si azzecca»…

Esegesi ed excursus della notizia che…

Del resto, ormai, la notizia ha preso piede e corpo da sé, aumentando portata mediatica e dimensioni della sua divulgazione anche a prescindere dalla sua attendibilità (posto che sia davvero una fake news: cosa ancora tutta da dimostrare). Infatti, quel continuare a parlare di casi in Puglia e Basilicata. Quell’insistere sulla corsa ai Caf scattata all’indomani del verdetto delle urne. Quel ricostruire esegesi ed excursus della sua propagazione virale, a partire da quanto riferito, tra i primi, dalla Gazzetta del Mezzogiorno, e da quanto poi confermato – come scritto tra gli altri dal Fatto Quotidiano – da un sindaco (salvo una parziale retromarcia dell’ultim’ora), «da un paio di sindacalisti locali e dal responsabile del centro di orientamento al lavoro del Comune di Bari», e infine, rilanciato da tutte le testate nazionali. Quel battere, insomma, con la lingua dove il dente duole, ha di fatto dotato di vita propria una notizia che, a questo punto, poco conta se fake o meno. E allora, ingigantita. Ridimensionata. Del tutto vera o parzialmente fasulla, ormai non importa: e nella memoria – e non solo dei pc degli elettori – resta scolpito a caratteri digitali il primo, discutibile effetto, della vittoria grillina del 4 marzo.

 

Commenti

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  • antonino curatolo 11 Marzo 2018

    Un v******* alla regia del secolo d’italia

    • Redazione 11 Marzo 2018

      Che cosa è che non approva della nostra testata?

  • umberto 10 Marzo 2018

    e’ finito il sogno !la realta fa male!!!!!

  • Gianfranco Stivaletti 10 Marzo 2018

    I grillini non hanno né senso di responsabilità né coraggio delle proprie azioni.

  • CLAUDIO MONTICELLI 10 Marzo 2018

    Mi sembra approffitare di chi realmente ha bisogno.
    Anni fa’ ero a Giovanazzo. Sorridente cittadina e piena di attivita’
    Cosi’ tutta la Puglia!
    E’ meglio essere assistiti?. Questione di mentalita’? Facile?
    Ed i 5 non dobrebbero aver approffitato.
    Il mio sangue e’ pugliese!

  • Antonio 10 Marzo 2018

    Non vorrei essere nei panni di Di Maio quando dovrà confessare agli elettori che ha carpito il loro voto fraudolentemente promettendo nel programma cose irrealizzabili: punto 3.- Reddito di Cittadinanza; punto 9.- Pensione di cittadinanza; punto 11.- 17 miliardi alle famiglie con figli; punto 4.- Meno tasse; punto 17.- Riduzione del debito pubblico del 40% in 10 anni ecc.ecc. Neanche nel paese di Bengodi……..

    • Ida 10 Marzo 2018

      Tanti chiedono dove prendono i soldi, e io dico,avete mai ascoltato il programma del M5S? I soldi che vanno spudoratamente nelle tasche dei politici,vitalizi a gogo’e tanto altro.Quindi,tranquilli che i soldi ci sono!!!

  • Francesco Desalvo 10 Marzo 2018

    Buona la battuta del marchese del grillo. Marchese anche con i suoi, perché i gruppi parlamentari eleggevano il loro presidente, e lui glielo ha nominato prima ancora che si formassero.

    • Giuseppe Vigliar 11 Marzo 2018

      Facciamo un po’ di calcoli : se togliamo 10.000 euro al mese ai 1.000 parlamentari otteniamo un risparmio di 10.000.000 di euro al mese che in un anno fanno 120.000.000 (centoventimilioni). Se moltiplichiamo per 5 anni di legislatura otteniamo 600.000.000 (seicentomilioni). se poi moltiplichiamo per 2 per tener conto dei vitalizi in essere (abbondiamo!!!) otteniamo un miliardo e duecento milioni (in 5 anni). Se vogliamo dare il reddito di cittadinanza ad 1 milione di disoccupati ed alle loro famiglie (e mi tengo stretto) occorre circa un miliardo ALL’ANNO. Con il risultato poi di incentivare anche il lavoro nero (per non perdere il reddito di cittadinanza). Mi si facciano altri calcoli per smentirmi !!!!

      • riccardo cricelli 11 Marzo 2018

        Si’ Giuseppe, sarebbe parzialmente giusto ma hai toppato in un senso, per abolire e abbattere i costi della politica devi modificare la costituzione parte 2 che li prevede in toto, non per niente la costituzione e’ stata scritta da sinistroidi ben guidati da mafiosi e accoliti, in secondo luogo, fatta la costituente e ci vogliono cira 2 anni se va bene ne passerebbero altri 3 perche’ non e’ solo sulle spettanze dei politici ma ci sono i magistrati e gli uscieri, segretari barbieri cuochi e altro, inoltre andrebbe eliminato anche lo stipendio del Presidente della repubblica perche’ e’ solo una persona messa li’ per rappresentare l’Italia in alcune manifestazioni come capita ancora oggi per i reggenti, perche’ tutte o quasi le mansioni le svolge il Premier eletto con il parlamento, pertanto se voleva i voti il comico gli ha avuti ma senza specificare alla gente che ci sarebbero voluti almeno 5 anni prima di poter assegnare loro una qualche moneta

  • Paolo 10 Marzo 2018

    Truffatori e truffati ,tutti sullo stesso carro. I primi,profondamente disonesti con in testa il primo buffone d’Italia; gli altri, coscienti ma non confortati dalla loro profonda stupidita’.
    Al centrodestra dico: nell’impossibilità di formare un governo unitario, ritorniamo subito al voto ; e vedrete che fine farà il brand hotel (ndr Vittorio Sgarbi).

  • carla 10 Marzo 2018

    Non ho parole…

  • Aurora De palma 10 Marzo 2018

    gridano ora di smetterla a portare avanti una tesi di fake. avrebbero dovuto pensarci prima a come annullare l ipotesi di complotto contro di loro e di insulti al popolo meridionale. nn siamo certo stupidi ma insisto: la chiarezza nn e’certo dei grillini o megli la linearita’. bastava che intervenisse qualcuno piu’poderosamente sul social o altri, e spiegando che qualcuno aveva capito male. avevo chiesto attraverso FB di intervenire. la risposta e’ venuta in termini molto blandi perche’ad personam cioe’a me personalmente. chiedendomi se fossi serena dopo avermi inviato la pagina della proposta sulla legge. per onesta’qualcuno credo abbia capito che c era una modo per avere assistenza forse il disagio. ma nn c e’stata quella ressa descritta

  • LuigiV 10 Marzo 2018

    Questi sono peggio del PD

  • Marco Tura 10 Marzo 2018

    Abbiamo ricostituito il regno delle due Sicilie con a capo il Marchese del Grillo

  • Bruno paterno 10 Marzo 2018

    Si sono rivolti, con le lironpromedde, alla parte più istruita del paese.