Firenze: il sindaco Nardella cacciato a sputi e spinte dai senegalesi (video)

6 Mar 2018 17:02 - di Antonio Pannullo

 

Firenze precipita di nuovo nella tensione per i nuovi disordini dei senegalesi che ora stanno manifestando sul ponte Vespucci, dove ieri uno squilibrato ha ucciso un venditore ambulante senegalese. La comunità senegalese ha immotivatamente parlato di omicidio razzista, quando così non è, e approfittato ieri sera per devatare il centro storico di Firenze, preannunciando le proprie intenzioni già d aore prima, senza che nessuna autorità ponesse in essere prevenzione o controllo. E oggi si replica: sul ponte Vespucci facinorosi senegalesi si sono riuniti per protestare: il sindaco Dario Nardella, del Pd, che avrebbe voluto partecipare alla manifestazioni, è stato insultato, preso a sputi e cacciato dal ponte, a opera dei senegalesi e dei centri sociali. Eppure i senegalesi sono qui in Italia grazie al partito di Nardella. Ponte e lungarno sono stati chiusi. Vergognoso e mistificatore lo striscione messo dai centri sociali sul luogo dell’omicidio, che attribuisce al delitto ua matrice razzista, cosa che non è. Vergognoso anche che lo striscione non sia stato rimosso dalle forze dell’ordine, quelle stesse forze dell’ordine che ieri non hanno saputo impedire i vandalismi dei senegalesi nel centro della città. “Sarà una guerra torale in questo Paese”, ha dichiarato Pape Diaw, capo della comunità senegalese di Firenze.

Intanto si moltiplicano le critiche per i violenti disordini di ieri: “Il comportamento delle decine di senegalesi che ieri sera hanno devastato alcune vie del centro di Firenze, è da veri irresponsabili. Mi auguro che chiedano scusa e paghino i danni”. E’ quanto chiede il coordinatore fiorentino di Forza Italia, Marco Stella, vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana. “L’omicidio a sangue freddo di un senegalese sul ponte Vespucci ieri a Firenze – sottolinea Stella – non ha alcun movente razzista, come appurato dagli inquirenti, ma è stato causato da un raptus di follia di un uomo che ora ne risponderà davanti alla legge. Invece di informarsi, i senegalesi si sono sentiti in diritto di spaccare tutto quello che trovavano, hanno percorso via Calzaiuoli sfasciando le fioriere, poi se la sono presa con gli scooter in via Cerretani rovesciandoli e infine hanno devastato il cantiere della tramvia in piazza Stazione”. “Questi fatti dimostrano che il cammino per un’integrazione è ancora in salita, e chiunque può vedere di chi è la responsabilità – conclude Stella – In nessun Paese vengono consentite manifestazioni fuori dalle regole come quella di ieri”. Anche i tassisti intervengono: “Piena vicinanza alla famiglia di Idy Dienec, vittima dell’infame ingiustificabile omicidio compiuto ieri mattina sul ponte Vespucci. Come fiorentini prima, e come tassisti poi, siamo però indignati e preoccupati per come il corteo di vicinanza organizzato dai connazionali del signor Dienec, ospiti della nostra città, si sia trasformato in uno scenario di violenza. Violenza, fra l’altro preannunciata al mattino, e dunque lasciata colpevolmente proliferare, portando la nostra comunità a trascorrere ore di terrore e di assedio. Alcuni nostri colleghi hanno visto danneggiate le proprie vetture e vissuto attimi di paura”. È quanto si legge in una nota del direttivo Uritaxi Firenze.

Commenti

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  • Marco 7 Marzo 2018

    Espulsione immediata x tutti i violenti, dopo i lavori forzati.

  • Mauro 7 Marzo 2018

    cARO SINDACO TI STA PROPRIO BENE; TE LA SEI ANDATA A CERCARE. MI DISPIACE PER IL MORTO UCCISO, MA QUESTA SITUAZIONE L’ASVETE CREATA PROPRIO VOI DEL PD. SAREBBE ORA CHE ANCHE I FIORENTINI SI RIBELLASSERO E VI PRENDESSERO A CALCI IN C***. INOLTRE INIZIATE A RIPORTARE A CASA LORO I CLANDESTINI CHE A LIVELLO NAZIONALE CREDO SIANO PIU’ DI UN MILIONE

    • Mara 7 Marzo 2018

      Non la mettiamo pero’ tutto sulla politica se un pazzo che voleva prima suicidarsi ha poi
      sparato sul primo poveretto che ha incontrato.
      Io direi piuttosto di riaprire i manicomi…ci sono troppi pazzi in giro !

    • Ernesto Grossi 11 Marzo 2018

      Riapriamo i manicomi…E per primi ricoveriamo coloro che insistonon a dare a queste “risorse” lo Ius soli.
      A Nardella non è giunto altro (ed anche poco) di ciò che si merita colui/colei che reputa questi soggetti “portatori di cultura”.

  • hagepsut 7 Marzo 2018

    quando kobobo ha ammazzato tre persone era razzismo?

    • Mara 7 Marzo 2018

      No, era un altro pazzo in giro !

  • RAFFAELE 7 Marzo 2018

    QUESTI SONO I FRUTTI DEL PD . . .

  • gianfranco 7 Marzo 2018

    Non c’è da rallegrarsi per gli sputi a Nardella da parte di extracomunitari e individui dei centri sociali, ne’ per i danni alla città. Tutti condanniamo l’assassinio commesso da un pazzo criminale ma è inaccettabile la incivile reazione dei (cittadini? chi lo sa) senegalesi: va detto a questa gente che si trovano in uno Stato Civile dove non vigono leggi tribali ma c’è un a Magistratura che applica le Leggi dettate dal Codice Penale di una Repubblica Democratica e Sovrana. Si devono vergognare.

  • Silvia Toresi 7 Marzo 2018

    Non mi sembra giusto che per il gesto di un folle venga danneggiata una città, i connazionali della vittima potevano manifestare civilmente, così facendo passano dalla ragione al torto.

  • Giulio 7 Marzo 2018

    odio contro l’Italia e gli italiani: non è razzismo?

  • Giuseppe 7 Marzo 2018

    Se avessimo avuto noi una reazione dello stesso tipo quando dei senegalesi hanno stuprato violentato uccisa fatta a pezzi una ragazza di nome Pamela …..
    Vorrei sapere cosa avrebbero detto i centri sociali e la coperativa dei taxisti………

  • luciana 7 Marzo 2018

    GLI AFRICANI DEVONO TORNARE IN AFRICA

  • lucio 6 Marzo 2018

    Si spera che qualche ricordino sia toccato anche a qualche pidiota, per far capire che la paura non viene dal fascismo, ma da tutt’altra parte, ben gli stà al sindaco nardella, fossi stato in lui avrei chiamato anche l’altro bischero toscano a prendere sputazzi.

  • FRANCO PAGLIERINI 6 Marzo 2018

    I CAVALLI SELVAGGI VANNO DOMATI. GLI INDOMABILI VANNO LASCIATI IN LIBERTÀ BELLA LORO PRATERIA.