Damasco: i giornali vi mentono, le armi chimiche le usano i terroristi

10 Mar 2018 19:57 - di Redazione

Damasco torna a negare il possesso di armi chimiche o gas cloro. Il vice ministro degli Esteri, Faysal Miqdad, ha puntato il dito contro le “organizzazioni terroristiche”, ovvero i terroristi islamici, e i loro sostenitori per l’uso di armi chimiche in Siria, esortando le organizzazioni internazionali a lavorare con professionalità e onestà” sulla questione, come riporta l’agenzia di stampa ufficiale siriana Sana. Durante una conferenza stampa a Damasco, di cui dà notizia anche l’agenzia Xinhua, Miqdad ha negato “categoricamente la presenza di armi chimiche, compreso il gas cloro”, e condannato “l’uso di simili armi”. “Crediamo che non ci sia ragione per nessun Paese al mondo per minacciare la Siria, come hanno fatto alcuni, o per usare le armi per colpire la Siria”, ha detto riferendosi alle denunce sull’uso di armi chimiche e parlando di informazioni che indicherebbero la pianificazione da parte dei ribelli di un nuovo attacco chimico nella Ghouta orientale. “Suggeriamo a tutti – ha aggiunto – di non assumersi il rischio di azioni militari perché la situazione internazionale non è in grado di gestire simili atti aggressivi in un momento in cui si spera di veder prevalere la pace nel mondo”. Miqdad ha rivendicato “l’attuazione da parte della Siria della risoluzione 2118 del Consiglio di Sicurezza Onu sul programma di distruzione delle armi chimiche nonostante le condizioni difficili e molto complicate”. Il vice ministro degli Esteri ha anche accusato l’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche di aver “ignorato” le informazioni “fornite” da Damasco sull’uso delle armi chimiche “da parte dei terroristi”. Di recente gli “attivisti”, sostenitori dell’Isis, hanno ovviamente accusato le forze siriane di aver usato il gas cloro nell’enclave ribelle della Ghouta orientale. Nell’aprile dello scorso anno gli Usa hanno attaccato una base siriana di da dove si ritiene sia partito l’attacco chimico che uccise più di 80 persone a Khan Sheikhoun, nella provincia nordoccidentale di Idlib. Damasco ha sempre respinto ogni accusa.

Commenti

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  • Giovanni 11 Marzo 2018

    Molto plausibile, son dall’inizio pensare che un attacco aereo con armi così virulente abbia colpito cosi “pochi”.