CasaPound denuncia: un nostro militante in codice rosso a Livorno

1 Mar 2018 11:38 - di Redazione
di stefano casapound
Le ultime battute di questa campagna elettorale avvelenata dall’odio e dal risentimento che credevamo appartenessero ad una stagione destinata a non ripetersi rischiano di degenerare in cieca violenza. E’ di pochi minuti fa infatti la denuncia da parte di CasaPound dell’aggressione a un loro militante e alla sua compagna incinta: “Questa notte a Livorno un militante di CasaPound che stava tentando di riattaccare un manifesto strappato in via Garibaldi è stato assalito da quattro persone con i cappucci alzati e armati di bastoni. I quattro antifascisti dediti alla violenza cieca hanno pestato il militante di Cpi e hanno sfondato i finestrini della sua auto, all’interno della quale era presente la fidanzata incinta, fortunatamente rimasta illesa anche se sotto choc. Il militante di CasaPound è stato trasportato al pronto soccorso di Livorno in codice rosso e a causa dell’aggressione rischia adesso di perdere l’occhio”.
Il leader del movimento  Simone Di Stefano ha espresso solidarietà al militate aggredito e ha definito incredibile ciò che sta avvenendo con la caccia all’uomo scatenata dagli antifascisti. Stasera a Roma i centri sociali hanno già annunciato che daranno battaglia pur di non far svolgere il comizio di chiusura di CasaPound al Pantheon.

Commenti

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  • Carlo Fulco 1 Marzo 2018

    L’antifascismo è il male assoluto. Va combattuto in tutte le forme consentite, anche spiegando ai giovani le stragi e gli orrori compiuti dai partigiani nella guerra civile del 1943-45 e subito dopo. Gli antifascisti violenti di oggi sono i degni eredi dei partigiani comunisti di ieri.

  • gio 1 Marzo 2018

    è evidente a tutti (almeno a quelli che vogliono vedere) che c’è un’emergenza democratica seria legata ai centri sociali e a tutto il variegato mondo dei cosidetti antifascisti. E’ tempo che intervenga l’antiterrorismo e si proceda con una legge ad hoc per buttare in cella questa feccia per tanti, tanti, tanti anni. E che si indaghi pure sulle loro protezioni politiche.
    E’ penoso osservare come il rigurgito comunista sia ormai presente (nel mondo) soltanto in nord-corea, venezuela e italia. Sperando che anche qui la storia faccia il suo corso e ci liberi definitivamente di questa ideologia maledetta