Bardonecchia, la Farnesina fa la voce grossa con la Francia. Ma non ottiene risposte

31 Mar 2018 19:59 - di Redazione

La Farnesina ha rappresentato all’ambasciatore francese «la ferma protesta del governo italiano per la condotta degli agenti doganali francesi, ritenuta inaccettabile e ha manifestato, al contempo, disappunto per l’assenza di risposte alle nostre richieste di spiegazioni». A renderlo noto è stato lo stesso ministero degli Esteri al termine dell’incontro con l’ambasciatore francese in Italia, Christian Masset, convocato dopo l’irruzione di Bardonecchia. Ciò che, invece, non è stato chiarito è se l’Italia sia riuscita finalmente ad ottenere una giustificazione per la vicenda, rispetto alla quale il governo francese si era appellato a un fantomatico «quadro giuridico e operativo» che avrebbe consentito l’intervento della polizia d’Oltralpe sul nostro suolo nazionale, assicurano una disponibilità a fornire i chiarimenti necessari.

«A seguito di quanto accaduto a Bardonecchia nella serata di venerdì 30 marzo – si legge nella nota della Farnesina – il ministero degli Affari esteri ha immediatamente chiesto spiegazioni alle autorità francesi, sia tramite l’ambasciata di Francia a Roma, sia tramite la nostra ambasciata a Parigi». «Non avendo ricevuto alcuna giustificazione per il grave atto (considerato del tutto al di fuori della cornice della collaborazione tra Stati frontalieri) – prosegue la nota – si è deciso di convocare oggi pomeriggio, alla Farnesina, l’ambasciatore di Francia in Italia, Christian Masset. In tale occasione, il Direttore generale per l’Unione europea, Giuseppe Buccino Grimaldi, ha rappresentato all’ambasciatore la ferma protesta del governo italiano per la condotta degli agenti doganali francesi, ritenuta inaccettabile e ha manifestato, al contempo, disappunto per l’assenza di risposte alle nostre richieste di spiegazioni».

Buccino, si legge ancora nel comunicato, «ha altresì mostrato all’ambasciatore Masset lo scambio di comunicazioni intervenuto nel corrente mese tra Ferrovie dello Stato italiane e Dogane francesi, da cui emerge chiaramente come queste ultime fossero al corrente che i locali della stazione di Bardonecchia, precedentemente accessibili ai loro agenti, non lo siano più, essendo adesso occupati da una organizzazione non governativa a scopo umanitario. Peraltro, proprio per discutere insieme della questione, i due Paesi avevano deciso di incontrarsi presso la Prefettura di Torino il prossimo 16 aprile a livello tecnico». «Quanto avvenuto – conclude la nota – mette oggettivamente in discussione, con conseguenti e immediati effetti operativi, il concreto funzionamento della sinora eccellente collaborazione frontaliera».

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Massimiliano di Saint Just 1 Aprile 2018

    Che diritto aveva il Comune di concedere un bene riservato alla dogana francese e di proprietà di Rfi ad una ong che incoraggia l’entrata illegale di clandestini in Francia? La procura indaghi su questo, non si possono stracciare i trattati, ecco perchè ridono di noi!

  • Carmine Pancione 1 Aprile 2018

    La Francia sta attuando una politica dell’emigrazione clandestina molto più seria della nostra.Dispiace che una migrante muoia ma non è con l’emotività o con il buonismo che si combatte il fenomeno.Bisogna farlo con il rispetto delle regole e se imparassimo anche noi Italiani a farlo (e a farlo anche applicando le regole con rigore) saremmo noi a dare lezioni all’Europa e alla Francia.Per l’episodio specifico non c’è che dire;i soliti francesi vestiti da galletti (o forse da galline).Speriamo che Salvini e Di Maio inizino a fare veramente sul serio e a dare finalmente lezioni….

  • Giuseppe Forconi 1 Aprile 2018

    La Farnesina non avra’ nessuna risposta dalla Francia, loro conoscono bene come sono pecoroni.

  • Ben Frank 1 Aprile 2018

    La “voce grossa” della Farnesina, che poi sarebbe la mezza-pippa Alfghano, buona questa, la miglior barzelletta della settimana!

  • Attilio 1 Aprile 2018

    Già nelle giornata di ieri in un mio post ho detto basta a questa VERGOGNA di dover sopportare questa ingerenza “straniera” – che.la Francia faccia a casa propria e non a casa nostra le proprie cazzate …. basta prendere schiaffi da questi falsi europeisti, meglio tornare alla nostra “liretta” !!!!

  • Giuseppe Tolu 1 Aprile 2018

    Forse qualcuno ci ha mai ca.. to? Cosa ci si aspettava; chissà sottovoce quanti vaffa. A che punto ci hanno portati, non bastavano i confini marini?

  • Pino1° 31 Marzo 2018

    Chi ci governa in prorogatio è esattamente chi (Mattarella-Gentiloni) si è abbassato i pantaloni fino ad ora. Evitate la voce grossa altrimenti si prendono altri schiaffi,, GOVERNO SUBITO ed esercitazioni militari non congiunte con francesi, alleggerire la presenza di nostri militari dove non serve a nulla e mandare tutti in Libia. Solo allora diventate credibili (forse)