Turisti in vacanza in Italia? Spendono quasi tutto per il cibo: parola di Coldiretti

11 Feb 2018 13:42 - di Redazione

Il buon cibo è il nostro punto di forza, oltreché elisir di lunga vita turistica e tradizionale: da sempre e indiscutibilmente. Lo attesta, una volta di più, se mai ce ne fosse bisogno, anche la Coldiretti che, torna a spiegare proprio in queste ore, come e perché circa un terzo della spesa di italiani e stranieri in vacanza in Italia è destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche.

L’analisi Coldiretti su turismo e cibo alla Bit

È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti in occasione dell’apertura oggi a Milano della Bit, la Borsa internazionale del turismo 2018, l’anno del cibo italiano nel mondo. L’alimentare, segnala la Coldiretti, è la principale voce del budget delle vacanze che ha superato persino quella dell’alloggio e complessivamente si stima che, tra il consumo di pasti nella ristorazione (14 miliardi) e l’acquisto di prodotti alimentari nei negozi e nei mercati (12 miliardi), i turisti italiani e stranieri spendono per cibo e bevande – sottolinea la Coldiretti – circa 26 miliardi di euro, su un totale di 75 miliardi del fatturato turistico complessivo annuale. L’offerta enogastronomica rappresenta ormai, spiega la Coldiretti, una primaria motivazione di viaggio in Italia con quasi uno straniero su quattro (23%) che riconosce nell’Italia il Paese della buona cucina, il 16% ai monumenti a pari merito con la moda, il 15% della pittura/scultura e il 7% del design e il 5% della musica e del teatro secondo una ricerca Ipsos per Enit.

La scelta dell’agriturismo, i record dell’enogastronomia

Non solo: nell’analisi, Coldiretti segnala ancora che il 59% dei turisti stranieri continua a comprare prodotti italiani una volta rientrato in patria: una tendenza, precisa, che secondo una ricerca Bit/Bocconi, riguarda il 25,9% dei visitatori francesi, il 22,5% di quelli tedeschi e il 16,9% di quelli del Regno Unito. Mentre, in base all’indagine Coldiretti/Ixé, il 36% degli italiani in vacanza acquista prodotti alimentari tipici come souvenir da riportare a casa o da regalare ad amici e parenti. La tendenza, prosegue il report, assegna all’Italia la leadership nel turismo enogastronomico grazie a quasi 60.000 aziende agricole biologiche, ma anche su 293 specialità Dop/Igp registrate a livello comunitario, 523 vini Docg, Doc e Igt e 5047 prodotti tradizionali. Un tesoro custodito nelle aziende agrituristiche che hanno superato la storica soglia di 13 milioni di presenze nel 2017 nelle quasi 23.000 imprese agrituristiche, senza dimenticare la rete di diecimila agricoltori in vendita diretta con Campagna Amica e le numerose iniziative di valorizzazione, dalle sagre alle strade del vino. La tranquillità garantita dalla campagna, la ricerca di una pausa rispetto alla frenesia delle città e i nuovi servizi legati al wellness, al trekking naturalistico, agli sport e ai percorsi culturali sono fattori importanti per la scelta dell’agriturismo, anche se la qualità dell’alimentazione, conclude la Coldiretti, resta l’elemento più importante. Per non dire, dirimente…

Commenti

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  • Maurizio Turoli 12 Febbraio 2018

    Aspettiamoci un’azione demolitrice dell’ Unione Europea.
    Le vicissitudini dell’olio di oliva e del vino bianco che definivamo Tocai (originario del Collioe portato sul Balaton dll’imperatore Francesco Giuseppe) insegnano