Nigeriano “regolare” sferra calci agli agenti durante un controllo. È la seconda volta

2 Feb 2018 11:00 - di Redazione

Lo ha fatto ancora: fermato per un controllo, un 23enne nigeriano ha aggredito con violenza, sferrando calci e spintonando a ripetizione i carabinieri che lo avevano fermato per un controllo: un semplice controllo dei documenti che invece si è trasformato in un’aggressione ai componenti della pattuglia operativa sul territorio. L’uomo è stato arrestato a Montecatini Terme (Pistoia) per resistenza a pubblico ufficiale.

Nigeriano aggredisce i carabinieri durante un controllo. Ancora

L’episodio si è verificato, tra l’indignazione e lo sconcerto dei passanti, nel pomeriggio di ieri in via Garibaldi. I militari avevano chiesto i documenti a S.E., cittadino nigeriano 23enne, in regola con il permesso di soggiorno ma senza fissa dimora, con alcuni precedenti penali a suo carico, mentre il giovane si trovava in compagnia di altri connazionali. Per tutta risposta il 23enne ha cominciato a spintonare il caposervizio della pattuglia, salvo poi darsi immediatamente alla fuga su una bicicletta subito dopo. La fuga si è protratta per le vie limitrofe e dopo qualche centinaio di metri è proseguita a piedi. Raggiunto dai militari, il 23enne ha ripreso a strattonarli, scalciando ripetutamente, prima di essere bloccato, fortunatamente senza conseguenze per loro. Il nigeriano, che aveva già tenuto un analogo comportamento violento anche nel giugno dello scorso anno, quando a procedere alla sua identificazione era stata in quel caso una pattuglia del locale commissariato, è stato trasferito nelle camere di sicurezza del comando di via Tripoli in attesa della direttissima presso il Tribunale di Pistoia.

Commenti

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  • Fausto 3 Febbraio 2018

    ESPULSIONE IMMEDIATA CON ACCOMPAGNAMENTO FUORI DELLA FRONTIERA ITALIANA, SOLUZIONE MIGLIORE METTERLO SU DI UNA BARCA A REMI E LASCIARLO IN MEZZO AL MEDITERRANEO

  • Decimo Meridio 2 Febbraio 2018

    Processo? Soldi spesi inutilmente. Espulsione immediata (Effettiva). Se rientra in Italia applicare i metodi educativi usati nei paesi di provenienza.

  • Laura Prosperini 2 Febbraio 2018

    beh, che dire, se la “risorsa” Boldriniana, lo ha già fatto e non siamo stati capaci di fargli capire che non è possibile, in italia, comportarsi in questo modo, allora lo ha rifatto e, temo, lo rifarà ancora non appena si ripeta la situazione seguito da altri meno intemperanti di lui ma rassicurati dall’immobilismo delle nostre istituzioni.
    E’ il globalismo cosmopolita autorazzista sorosiano…baby!!!