Ma quale antifascismo, agli italiani interessano lavoro, tasse e famiglia

16 Feb 2018 14:44 - di Redazione

Altro che antifascismo. I temi centrali per gli italiani sono il lavoro, il contrasto alla disoccupazione e la lotta al precariato. Da soli rappresentano il 24% delle priorità considerate «assolute» e rispetto alle quali l’85% dei cittadini chiede un intervento deciso alla politica. A rivelarlo è il sondaggio di Nomisma “Il Manifesto degli Italiani. Le priorità di intervento richieste alla politica”. L’altra grande priorità è rappresentata dagli interventi per aumentare il potere d’acquisto delle famiglie.

Al primo posto il lavoro, poi le tasse

Nella lista delle priorità degli italiani un intero capitolo è dedicato alle tasse e alla fiscalità come le azioni di contrasto all’evasione fiscale (6,5%), la riduzione del cuneo fiscale (4,3%) e l’adozione della flat tax (3,7%). Sicurezza e giustizia vengono declinate rispettivamente nelle richieste di politiche di controllo dei flussi di immigrazione e sicurezza dei confini nazionali (3,7%). Tra i temi affrontati da Nomisma anche sanità, sicurezza e giustizia, servizi per i cittadini, istruzione e cultura, ambiente e inquinamento, giovani e fasce deboli della popolazione, welfare. Ma sono le politiche per il lavoro l’indicazione scandita con maggiore forza dagli italiani. «L’aumento del tasso di occupazione (dal 57,2% del 2016 al 57,9% del 2017) e la contestuale diminuzione del tasso di disoccupazione (-0,4 punti percentuali) registrati nell’ultimo anno sono segnali ancora troppo deboli per trasmettere l’idea di un mercato del lavoro in ripresa e soprattutto stabile, visto che la disoccupazione rimane comunque alta», evidenziano infatti gli analisti di Nomisma, che hanno raccolto le opinioni degli italiani realizzando una survey che ha coinvolto un ampio campione della popolazione (1.800 interviste).

L’antifascismo non è pervenuto

Insomma, rilevano gli analisti, «l’esigenza di contrastare disoccupazione e precariato è molto sentita dagli italiani ed emerge in modo chiaro anche dall’analisi dei singoli ambiti». Il sondaggio mostra poi un’altra lacuna del dibattito politico: i giovani praticamente poco o per nulla citati nei talk show o nelle interviste sui quotidiani, rappresentano in realtà un ambito di primario interesse per la maggior parte degli italiani. In particolare, approfondendo il tema Millennials emerge chiara – accanto alle azioni di contrasto a disoccupazione e precariato – l’importanza attribuita al connubio formazione-lavoro: il 18% degli italiani – percentuale che sale al 21% tra gli stessi giovani dai 18 ai 37 anni- ritiene «fondamentali i percorsi di orientamento e avviamento al lavoro dedicati ai giovani diplomati-laureati», uno dei fronti su cui quanto fatto finora non è ritenuto sufficientemente incisivo. Anche i temi di impatto sociale, come le azioni di contrasto a bullismo e cyberbullismo tra i giovani, destano un crescente interesse nella popolazione (12,3%). Un’ulteriore esigenza sottoposta alla politica riguarda la domanda di incentivi e agevolazioni destinati alle giovani famiglie (11,1% delle sollecitazioni) con forte interesse sull’acquisto della prima casa. La droga si conferma una tematica che raccoglie preoccupazioni (6%) e su cui gli italiani richiedono azioni di contrasto e prevenzione da parte della politica (7,6% delle citazioni).

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