Lecce, l’inutile e sbagliata guerra dei vandali anti gasdotto No Tap

10 Feb 2018 13:16 - di Redazione

Tafferugli si sono verificati ieri davanti al cantiere del gasdotto della Tap (Trans Adriatic Pipeline) a San Basilio di Melendugno, in provincia di Lecce, tra i gruppi di “ambientalisti” contrari alla costruzione e all’approdo dell’infrastruttura che si sono opposti al passaggio dei mezzi di Alma Roma, e le forze di polizia. Secondo quanto riferito dalle forze di polizia si è scatenata una sassaiola da parte dei manifestanti che ha provocato il danneggiamento dei mezzi e della torre faro. L’altro ieri c’era stato l’imbrattamento del parabrezza di un camion con vernice. Secondo quanto riferito da Gianluca Maggiore, portavoce del Movimento No Tap, due manifestanti sono rimasti feriti. “Hanno caricato – spiega – e per una donna di 53 anni si è reso necessario l’intervento di una ambulanza e il trasporto in ospedale. Ferito alla testa anche un signore di 46 anni di Melendugno che ha riportato lievi conseguenze. Il cantiere è bloccato dal giorno dopo la decisione della Bei”, aggiunge. Si tratta di proteste che si ripetono ogni mattina da tre giorni, cioè da quando la Banca europea degli investimenti ha deciso di concedere un maxi prestito da 1,5 miliardi di euro per la realizzazione del gasdotto. Nelle previsioni il “tubo” partirà dall’Azerbaijan (zona mar Caspio) e attraverserà, tra gli altri, Paesi come Grecia e Albania, per giungere infine, dopo la ”traversata” del mar Adriatico, in Puglia e connettersi alla rete Snam. “Nelle ultime ore le strade che conducono al cantiere sono state cosparse da chiodi a tre punte, peraltro anche camuffati sotto piccoli cespuglietti di erba, ed ostruite con sassi prelevati dai secolari muretti a secco, andati completamente distrutti”. Lo sostiene la questura di Lecce, a proposito degli incidenti avvenuti stamane davanti al cantiere del gasdotto Tap a San Basilio di Melendugno tra i manifestanti contrari alla costruzione dell’infrastruttura della Trans Adriatic Pipeline e le forze d polizia. “In particolare, cinquantina di attivisti No Tap, tra cui anche appartenenti all’area antagonista, travisati ed armati di pietre – spiega la Polizia – hanno presidiato, anche con barriere create da materiale in acciaio e plastica, rinvenuto nei pressi della recinzione del cantiere, gli unici cancelli che non erano stati bloccati, come detto, da sassi appositamente posizionati per evitare il passaggio dei mezzi di cantiere. Il blocco è stato compiuto con un’azione violenta perché gli attivisti hanno in più punti del cantiere ed in più momenti preso di mira le Forze dell’Ordine che, per motivi di sicurezza, si sono dovuti riparare nelle proprie auto di servizio, con delle sassaiole”.

“Tap si trova nuovamente a denunciare i ripetuti atti di violenza che da due giorni impediscono alle maestranze e ai mezzi di entrare al cantiere dove è in corso la realizzazione del pozzo di spinta per la costruzione del microtunnel per svolgere il loro lavoro”. Così la società incaricata dei lavori di costruzione del gasdotto a San Basilio di Melendugno, in provincia di Lecce, a proposito delle manifestazioni e dei tafferugli verificatisi ieri e nei giorni scorsi. “Ai blocchi stradali, ai tentativi di sfondamento dei cancelli, alle minacce personali ai lavoratori – spiega la società – si sono aggiunti lanci di pietre, di fumogeni e di altri materiali contundenti contro le forze dell’ordine e le guardie di vigilanza privata. Risultano ferite, seppur in maniera lieve, una funzionaria di pubblica sicurezza e due guardie di vigilanza privata. Sono stati inoltre vandalizzati alcuni mezzi e autovetture”. “Nell’esprimere la sua più sentita solidarietà ai feriti impegnati a tutelare l’incolumità dei lavoratori, Tap denuncia l’assenza delle condizioni di sicurezza e serenità necessarie per svolgere lavori regolarmente autorizzati, come diretta conseguenza del mancato rispetto della legge e della convivenza civile da parte di una frangia sempre più violenta e lontana da ogni manifestazione di pacifico dissenso. Tap – conclude la società – confida nel supporto delle autorità e delle istituzioni per garantire la ripresa dei lavori in adeguate condizioni di sicurezza”.

(Foto salentolive24)

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