L’agente ferito dai centri sociali: «Ecco come mi hanno ridotto una maschera di sangue»

24 Feb 2018 13:34 - di Redazione

Luca Cellamare, 35 anni, agente del reparto mobile di polizia, padre di famiglia rimasto ferito da un ordigno imbottito di chiodi durante gli scontri nel centro di Torino. «A mia figlia ho detto: Papà fa come te quando fai le gare e vai avanti lo stesso anche se sei stanca». E’ uno dei passaggi dell’intervista dell’agente rilasciata al Corriere della Sera.

“Ero così inc… e pieno di adrenalina che non sentivo il dolore”

L’agente racconta al quotidiano milanese gli attimi di concitazione vissuti a Torino: «È successo che sono stato colpito da questo ordigno e mi sono beccato una grossa scheggia nella natica. Anche altri colleghi sono stati colpiti, uno di loro ha una frattura a un piede». Cellamare  non ha mollato e ha continuato a lavorare: «Mi sono tolto dallo schieramento e sono andato nelle retrovie. Ho guardato in faccia il funzionario del servizio e ci siamo capiti: io ero il lanciatore di lacrimogeni e lui ha dato l’ordine di lanciare. Ho lanciato e a quel punto la folla che avevo davanti si è allontanata e l’ idrante ha fatto il resto. Se ne sono andati». E ancora: «Ero così inc… e pieno di adrenalina che non sentivo il dolore. Sentivo la gamba sanguinante ma sono andato avanti lo stesso per un’ ora».

«Sono rimasto al mio posto per aiutare gli altri»

Ma la partita con gli antifascisti non era affatto conclusa, anzi. Racconta Cellamare al Corriere: «Si sono spostati in una via laterale e hanno continuato. Poi ho finito i lacrimogeni e ne ho chiesti altri a un collega». Il tutto sopportando la ferita alla gamba, che non smetteva di sanguinare: «A un certo punto sentivo male. Ma avevo in testa solo l’ idea di aiutare gli altri. E ho corso e lavorato per un’ora, con quelli che insultavano, lanciavano ordigni, bottiglie, sampietrini… Poi il questore vicario ha chiesto se c’erano feriti. Sono stato zitto ma un collega mi ha messo un dito nello squarcio della divisa, sopra la coscia. Quando l’ha tolto aveva la mano insanguinata e mi ha detto: tu devi andare in ospedale. Mi sono arreso”».

L’ agente ferito: «A mia figlia ho detto che…»

Ora la ferita “brucia parecchio ma pazienza, sopporterò”. alla moglie a ai familiari ha detto. «Io sono un poliziotto. Per me lavorare è una missione. Mi alzo la mattina e infilo la divisa sapendo che quello che faccio non mi renderà mai ricco e che ogni giorno mi può succedere il peggio». Poi parla della figliloletta, travolta anche lei da questo episodio. Quello del padre è il il mestiere più difficile: «Faccio le medicazioni e quindi non le ho nascosto che è successo qualcosa ma per non spaventarla le ho detto: “papà fa come te quando fai le gare e vai avanti lo stesso anche se sei stanca. Anche io mi sono fatto male, ho messo un cerotto grande grande e vado avanti così”».

«Prima o poi qualcuno di noi ci rietterà la vita»

E sui quegli antagonisti violenti in piazza l’agente ha detto parole chiare, sacrosante: «Penso che questa gente abbia bisogno di disciplina e che sia arrivato il momento storico per dire basta al nostro lavoro politically correct nelle piazze. L’ altra sera la città è stata ostaggio di 400-500 teppisti pregiudicati che arrivavano da vari centri sociali d’ Italia. Secondo lei è normale?. Infine, lo sgomento: «Brucia molto di più l’idea che qualcuno di noi prima o poi possa rimetterci la vita per gente che si dichiara antifascista o per chiunque altro fa della violenza la sua bandiera».

Commenti

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  • Pietro 27 Febbraio 2018

    Ma v******** voi raccontate le cose così quando voi poliziotti siete i primi a manganellarci con tubi di acciaio a prestarci…. Anche noi abbiamo la famiglia.
    Non dovete credere a come lo stato o i poliziotti raccontano le cose, quelli violenti sono i poliziotti, che invece di mantenere l’ordine durante le manifestazioni si sfogano e menano a sangue chiunque ci sia davanti

  • ciano 58 25 Febbraio 2018

    si spendono fiumi di parole e finte congratulazioni con medaglietta ai tutori dell’ordine che rimangono feriti in queste rappresaglie di puro terrorismo,ma un aiuto vero non c’è.visto che tali personaggi
    propendono o a sinistra o a destra che siano gli stessi partiti ad eliminare tale feccia altrimenti che i politici paghino di tasca loro con un fondo di solidarieta’ ai danni provocati sia materiali che personali dai loro adepti.ridateci la voglia di poter vivere in italia….

    • gmx 25 Febbraio 2018

      Hai ragione Ciano. Io abito all’estero e adesso che sono andato in pensione avrei tanto
      desiderio di ritornare a casa (in Italia)…ma sinceramente a come vanno le cose, ho paura.

  • amerigo 25 Febbraio 2018

    Minniti quacquaracquà, d’altra parte era del PCI . . .

  • Tino 25 Febbraio 2018

    Grazie per esserci

  • Mara 25 Febbraio 2018

    Questa non e’ la MIA Italia. Che vergogna!
    Mi ripeto, bisogna tutelare di piu’ le nostre forze dell’ordine e pagarli meglio in onore
    a tutto cio’ che fanno per noi e per la nazione.

  • Marco 25 Febbraio 2018

    Rosalino Cellamare, in arte Ron, spero si esprima, o si riesprima se ha gia’ provveduto a farlo, sulla violenza perpetrata contro Luca Cellamare, forse un suo parente. Spesso la gente ascolta maggiormente un artista che altri.

  • Marco 25 Febbraio 2018

    Solidale con chi difende lo Stato dai teppisti. Si vigili anche in zona via val padana e limitrofe, teatro di ultraquarantenni pseudosinistri teppisti ladri! Parlo di Roma.

  • Claudia Carbonchi 25 Febbraio 2018

    Aiutatemi a capire…..quindi se un delinquente entra in casa mia minacciando la mia vita, io non posso difendermi se non dopo che lui stesso abbia esploso almeno un colpo e nel buio della notte, invece un qualsiasi idiota, feccia della società può portare bombe ed armi di ogni genere in piazza, colpire cittadini e, soprattutto, forze dell’ordine ed uscirne pulito come un ragazzino che abbia fatto una bravata….? Ho capito bene? Cioè io sono il delinquente, se provo a difendermi in casa mia, e il teppista in piazza è un ideologista se prova ad ammazzare un poliziotto. Le mie parole sono finite, non so più cosa pensare. ONORE ALLE FORZE DELL’ORDINE.

  • Angelo De Noia 25 Febbraio 2018

    Caro poliziotto da Italiano le dico grazie e sono orgoglioso
    che la polizia Italiana è composta da persone come lei.
    Contrariamente alla Boldrina e a Mattarella gli italiani che lavorano tutti i giorni e non sono mantenuti come costoro sono orgogliosi degli uomini in divisa siano essi poliziotti o carabinieri. Siete rimasti l’unico baluardo alla difesa delle persone perbene.

  • Riccardo 25 Febbraio 2018

    Grande abbraccio e solidarietà per un tutore della legge e della democrazia.

  • Aldo Barbaro 25 Febbraio 2018

    L’Agente merita un plauso ed un riconoscimento con un premio: avanzamento di grado per merito!

  • Ben Frank 25 Febbraio 2018

    Ma dopo un attacco del genere con ordigni in grado di uccidere, se l’agente fosse stato colpito al capo o al torace, le forze di polizia non dovrebbero aprire il fuoco? ridateci Scelba e il colonnello Giudici!

  • Rodolfo Ballardini 25 Febbraio 2018

    E’ ora di usare proiettili di gomma e arrestarli tutti. Ma il problema vero e’ la magistratura che li libera

    • Pino1° 25 Febbraio 2018

      Vero, è una costante da anni da parte della magistratura che andrebbe messa in riga energicamente e per via gerarchica a partire dal presidente della repubblica,csm,ecc.
      Negli stati seri invece di volere il numero di matricola sulla divisa (presidenta) per intimidire l’agente limitandone la autonomia di manovra e difesa, gli agenti che si muovono in gestione di op hanno dotazione di riot gun caricati con munizione a palla di gomma dura e taser. Se assaliti con esplosivi caricati con spezzoni equiparabili a colpi di fucile da caccia, occorrerebbe in questi casi la granata stordente e la flash. Li ‘alleggerisci subito’ questi delinquenti, poi li incarti e te li porti in guardina..

  • RAFFAELE 25 Febbraio 2018

    A TUTTE LE FORZE DELL ORDINE , GRAZIE , SONO E SARO SEMPRE CON VOI . . .

  • Marino Venegoni 25 Febbraio 2018

    Grande persona il poliziotto ferito che ha detto una grande verità è possibile che 400/500 vadano in giro per l’Italia a delinquere e nessuno fa niente in nome del politically corrente?

  • pincottin de' pincottini 25 Febbraio 2018

    povera italia

  • FAUSTO 25 Febbraio 2018

    CHIUSURA CENTRI SOCIALI E CARCERE PER I CRIMINALI CON ADDEBITO DI TUTTI I DANNI E LE SPESE SOSTENUTE DAI CITTADINI PER L’ORDINE PUBBLICO. I GENITORI DEI MINORI DEBBONO PAGARE I DANNI CREATI DAI FIGLI. PER FARE RISPETTARE L’ORDINE BISOGNA TOCARE I DELINQUENTI NEL PORTAFOGLIO

  • elonora ferrari 25 Febbraio 2018

    caro poliziotto , auguri di guarigione . ieri minniti si è presentato in piazza con una notevole scorta di poliziotti. questo si chiama coraggio o vigliaccheria ?

    • Pino1° 25 Febbraio 2018

      La zia Minni, soprannominata ‘il tartaruga’ è cagionevole di salute…. a differenza di questo grandioso rappresentante della Polizia di Stato. Totale rispetto a questi grandi uomini in divisa !