La prima vittima di Burian: è un clochard italiano, morto a Milano

27 Feb 2018 13:28 - di Redazione

C’è la prima vittima di Burian, è un clochard italiano. È morto a causa del gelo il senzatetto italiano di 47 anni a Milano. L’uomo è stato trovato sotto i portici di via Vittor Pisani in zona stazione centrale. All’arrivo dei soccorritori del 118 l’uomo si trovava in arresto cardiaco. Senza successo i tentativi di rianimarlo. Le cose sono andate così: lastamattina presto i “ghisa”, i vigili urbani meneghini, sono andati a svegliarlo per sgombrare l’accesso all’attività dei milanesi, ma l’uomo, avvolto in un sacco a pelo beige con sopra una coperta blu, non si è svegliato. Dormiva per terra, davanti a una saracinesca abbassata, come probabilmente faceva tutte le notti. Secondo i documenti, l’uomo risiedeva a Paderno Dugnano, un comune del Milanese. C’erano, poco distanti, sempre nei locali della stazione centrale, degli spazi messi a disposizione dal comune, ma l’uomo non lo sapeva oppure non voleva andarci. Secondo i vigili urbani, in questi giorni circa 200 clochard che abitualmente dormono nei pressi della stazione, per terra, erano statii nvitati a usufruire di qwuesti locali, freddo ma non gelidi, ma a quanto pare solo otto di loro hanno accettato l’offerta. Un ennesimo dramma della povertà ma soprattutto dell’amarginazione sociale e psicologica di queste persone che le traversìe della vita hanno costretto a uscire dal consesso sociale. Non c’è neanche da fare polemica, in questa tragica circostanza, sugli immigrati ospitati in pensioni e agriturismi riscaldati, perché evidentemente si è trattato di una scelta volontaria, per qunato volontarie possano essere questo tipo di scelte. Certo, se ci si potesse concentrare su questi nostri border line anziché su centinaia di migliaia di disperati, forse si potrebbero ottenre risultati più soddisfacenti. Ma bisognerebbe impegnarsi.

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