La bandiera del Kekistan sventola a Milano. Fiano e Repubblica impazziscono

27 Feb 2018 12:33 - di Marco Valle

Basta con il buonista Di Stefano, basta con le mammolette di CPI! Basta con Carelli (il barbuto leader della Fiamma, noto democratico)! Basta con Fiore (il moderato) e Blondet (il suo moderatissimo profeta). E chi se ne frega della Meloni e del neo partigiano Crosetto!! Il futuro è solo il Kekistan, sempre e solo il Kekistan.  Kekistan uber alles. Orgogliosa e impavida la nostra verde bandiera (rigorosamente neo nazi) dell’internazionale nera e/o bruna (ma anche malva o lampone, a seconda dei gusti e della stagione..) ha sventolato al comizio di Salvini. Olè!

Foglio d’ordine per i lettori di Destra.it: d’ora in poi tutti, ma proprio tutti,  debbono marciare compatti  (in fila per sei con il resto di due come i mitici 44 gatti…)  sotto il fiero stendardo. Kekistan per sempre. E nessuno si lamenti.

Scherzo, scherzetto. Sabato scorso un gruppo di simpatici burloni con fazzoletti verdi e cappellino rosso  (per intenderci stile campagna elettorale di Trump: “Make America great again”) hanno sventolato una bandiera con “K” inserita in un logo sulfero. Erano i kekistani che omaggiavano Salvini.  Radio popolare, Repubblica e il solito Fiano si sono subito scatenati e hanno gridato, urlato al sacrilegio. “Ora e sempre resistenza”, anche al Kekistan. Soprattutto al Kekistan, nuovo graal del “male assoluto”.

Ma cos’è il Kekistan? È una patria immaginaria, una gulliverlandia inventata dagli utenti di 4chan. Dunque, non dei neonazisti immaginari ma dei veri  “troll” molto burloni. Il loro obiettivo era quello di prendere per il culo il sistema mediatico e politico italiano. Ci sono riusciti. Bravi.  Protagonisti della boutade i ragazzi che gestiscono la pagina Facebook (un titolo, un programma)  “Dio Imperatore Salvini”. 

Commenti

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  • bruno 1 Marzo 2018

    Fascismo fuori legge.Ma quando non c’è più.Se ne parla troppo dimenticandosi però della parola comunismo,questo c’è ancora e secondo me fuori legge anche quello.Oggi 2018 paesi comunisti e non fascisti odiano le donne,maltrattano le loro popolazioni,sono dittatori,in certi paesi comunisti oggi 2018 c’è la ditttaura qulla vera,non ci sono case popolari,mutua,pensioni tutte cose fatte dal fascismo.
    Oggi enti previdenziali come asl (ex mutue),direttori di case popolari,INPS sono gestiti dai compagni che odiano il fascismo, i drigenti tutti di sinistra.Ma spesso bisognerebbe ricordargli che il fascismo in fonfo in fondo gli ha creato i loro posti di lavoro da 300.000/400.000 euro anno.

  • Massimiliano di Saint Just 27 Febbraio 2018

    Com’è che il mio compagno di partito non si è accorto mai che gli invalidi prendono 280 euro al mese ed è fissato con questi patrioti? Brava Giorgia spero proprio che i tanti invalidi ti votino perchè è una spesa doverosa e sostenibile, almeno portare il sussidio a 500-600 euro al mese.

    • Boss 1 Marzo 2018

      290 € e non tutti gli invalidi percepiscono il sussidio tipo io vi vuole il 74%

  • Laura Prosperini 27 Febbraio 2018

    Credo che i sinistri si siano resi conto che…sono sorpassati, del tutto.
    nei temi a loro cari (uno su tutti il lavoro) solo il centrodesta è presente ed ha un programma credibilissimo e spendibile politicamente, loro hanno firmato (per sempre) il Job Act!!!
    Questo, forse li fa rabbrividire e, invece di chiedere umilmente scusa al popolo Italiano tradito e svenduto, pensano bene di “metterla in caciara”, fare confusione riesumando uno slogan d’altri tempi per confondere il maggior numero di ex votatori di sinistra che ora seguono la destra che li difende (unica).
    Il caos da loro ordito non attecchirà, c’è troppa povertà fra gli Italiani onesti e lavoratori, è necessario un radicale cambiamento.
    Laura

  • C. Brandani 27 Febbraio 2018

    Questi “sinistri” sono proprio fuori di melone e da Meloni. Sono talmente infoiati e infervorati verso i fascisti da avere il cervello mandato in vacca. Non vedono più i veri problemi della gente ma solo la loro ideologia fallita e sepolta.