Il lavoro? In Italia lo crea solo Maria De Filippi, con “Uomini e donne”…

19 Feb 2018 14:37 - di Redazione

“Apriamo la diretta Facebook… Tina saluta”. Così esordisce Maria De Filippi da 22 settimane nell’aprire le puntate di ”Uomini e donne”. Il talk dei sentimenti ha infatti inserito da settembre 2017 una novità, nata dalla constatazione che sono moltissime le persone che scrivono alle redazioni dei programmi targati Fascino, ma non tutte le richieste si riescono ad accogliere e soprattutto a risolvere. ”Uomini e Donne” dedica uno spazio a queste richieste che vengono raccontate a casa, via Tv e tramite la diretta Facebook durante le registrazioni. La commistione di questi due mezzi di comunicazione, la tv e il social più social che ci sia, aiuta ancora più persone a giungere alle soluzioni desiderate. Basta sintonizzarsi sulla pagina FB del programma per avere in diretta, e quindi in anteprima rispetto alla TV, la visione delle richieste e le loro possibili soluzioni. In 5 mesi sono moltissimi coloro che si sono rivolti alla redazione di ”Uomini e donne” per offrire e trovare posti di lavoro e cercare persone che, per diverse vicissitudini della vita, non si incontravano da tantissimi anni.

Andando ai numeri, all’interno di questo spazio sono stati offerti circa 450 posti di lavoro e ben 116 sono andati a buon fine. Realtà industriali, ristorazione, piccoli artigiani e lavori in via d’estinzione, hanno trovato soluzione attraverso il programma. Ma soprattutto, 116 persone hanno trovato lavoro. Grazie alle dirette di Facebook inoltre – in tempo reale – la redazione ha aiutato diverse persone a ritrovare compagni di classe, commillitoni, amici d’infanzia etc. Tra i protagonisti delle ricerche risolte, la redazione del programma ricorda: Ausilia che ha incontrato dopo 43 anni le 100 compagne di collegio; Daniela che da anni conservava un mucchio di lettere d’amore trovate per sbaglio nella tasca di un cappotto usato.

Lettere risalenti a 53 anni fa che grazie al programma, hanno ritrovato i legittimi proprietari. Rita che voleva incontrare due sorelle che 48 anni fa l’avevano aiutata a uscire da un campo profughi. Mario che voleva trovare il compagno di stanza ricoverato all’ospedale con lui 51 anni fa. Ugo che per un’associazione di clownterapia, ha ricevuto in dono gadget e abbigliamento per i clown e ha ricevuto un centinaio di proposte di volontari. Tiziano che ha brevettato un’invenzione ed è stato contattato da due imprenditori interessati alla produzione. E tante altre belle storie a lieto fine.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • stefano 19 Febbraio 2018

    Buongiorno Direttore, innanzitutto complimenti per il giornale ricco di articoli scritti in modo sempre molto ironico e schietto, mi aggancio a questo articolo per farle una domanda.
    Perché non trovo nessuna notizia dei Lavoratori di Embraco, ennesima azienda in mano a stranieri che verrà chiusa e a cui sembra non importi a nessuno? perché Il suo giornale Tra i più Nazionalisti no riporta la notizia e non manda un deciso sostegno a quelle famiglie che verranno messe in ginocchio dall’ennesima Multinazionale senza scrupoli? Spero di Leggere una suo articolo di risposta grazie