Ecco i sette motivi per cui la Turchia non deve entrare nell’Unione europea

4 Feb 2018 20:18 - di Antonio Pannullo

“Mamma li turchi!”. L’eco ancestrale delle invasioni saracene in Europa è ancora vivo nei popoli costieri italiani, con il carico di terrore e devastazioni che queste invasioni portavano con loro. Oggi naturalmente non sono più quei tempi, siamo tutti civili, tutti fratelli, ci siamo scordati il passato e guardiamo verso il sol dell’avvenire. Ma, anche oggi, ci sono alcuni motivi seriamente ostativi a che la Turchia, Paese di 80 milioni di abitanti per il 98 per cento musulmani, entri nell’Unione Europea.

1 – La politica turca è fortemente condizionata dalle forze armate, che anche pochi mesi fa hanno tentato un colpo di Stato, represso dal governo con migliaia di arresti.

2 – Mentre il “sultano” Recep Tayyp Erdogan viene a ncontrare Mattarella, Gentiloni e il Papa, le sue truppe stanno invadendo militarmente uno Stato sovrano, la Siria, uccidendo centinaia di civli, nel silenzio più completo di Ue e Onu, anche se la Turchia fa parte della Nato.

3 – In Turchia i diritti umani non vengono minimamente rispettati: 170 giornalisti sono in carcere e gli oppositori politici vengono peserguitati senza alcuna garanzia legale per i loro diritti. Vi sono denuncie da parte di molte organizzazioni umanitarie. Lo stesso presidente di Amnesty International Turchia si trova in carcere.

4 – La Turchia da anni persegue una sistematica prsecuzione della minoranza curda (18 per cento della popolazione totale), accusata di terrorismo; cosa vera solo in minima parte, ossia per il movimento comunista curdo Pkk, responsabile di sanguinosi attentati; ma tutti i curdi vengono discriminati e perseguitati. L’invasione armata della Siria è legata alla presenza di curdi anti-Isis nel territorio siriano.

5 – Nel 1915 il regime turco fu responsabile del genocidio degli armeni, veritàstorica inoppugnabile. Finché Ankara non riconoscerà tale verità storica e non chiederà scusa agli armeni, non può entrare in un’organizzazione come la Ue, anche se fa parte della Nato, di cui è la seconda forza armata più potente, dopo gli Usa.

6 – In Turchia sono attivissime le organizzazioni terroriste islamiche, che durante il golpe siriano hanno favorito l’ingresso di foreign fighters e di armi proprio dai confini turchi.

7 – Il presidente Erdogan, pochi mesi fa, ha proposto di ripristinare la pena di morte in Turchia (impiccagione), che fu abolita nel 2004, proprio in vista dell’entrata del Paese nella Ue.

Ci pare che basti e avanzi. Vedremo domani se Mattarella, Gentiloni, ma soprattutto il papa, prometteranno al “sultano” Erdogan di caldeggiare la sua entrata nell’Unione Europea. Un ruolo fondamentale ovviamente lo giocheranno le vendite di armamenti ad Ankara e gli accordi commerciali.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Ferruccio 28 Aprile 2018

    La Turchia NON è Europa. Punto.

  • roberto 28 Aprile 2018

    Vorrei aggiungere anche che la Turchia non fa parte geograficamente dell’europa, altrimenti si potrebbe chiedere al Siam di unirsi alla UE. O no ?!

  • bruna carrese 11 Febbraio 2018

    Per me Erdogan non può e non deve entrare in Europa, (a parte questi ovvi 7 punti) per due motivi,
    1° perché proprio geograficamente la Turchia non sta in Europa. 2° perché è un Paese musulmano e con l’Europa Cristiana non c’azzecca proprio niente. E poi non ne vedo la necessità, accordi economici e politici si fanno anche ora senza che stia fra i componenti UE. PERCHE’ VOGLIONO COSI’ INSISTENTEMENTE ENTRARE IN EUROPA???? PER CONTINUARE AD ISLAMIZZARLA PIU’ COMODAMENTE DALL’INTERNO?????

  • paolo mario Pieraccini 6 Febbraio 2018

    Papa Francesco ha ricevuto questo pericoloso macellaio, tra l’altro fondamentalista islamico (povero Ataturk)ma non ha accolto il Dalai Lama

  • PAOLO 6 Febbraio 2018

    Sono nettamente contrario all’entrata della Turchia in Eurozona. La strage degli Armeni, pesa molto sulla Turchia. La mamma di un mio zio (famiglia tutta Armena) scappando dalla Turchia perse quasi
    tutta la famiglia, si salvarono il marito e quattro figli, degli 11 che aveva. Dopo tante peripezie trovarono rifugio in Albania e infine riuscirono a venire in Italia.

  • Vasken Berberian 6 Febbraio 2018

    Avere un cane in casa è meglio di un randagio che ti aspetta fuori. Gli animali vanno educati.

  • Giuseppe Forconi 6 Febbraio 2018

    Vi ricordate cosa dicevano i nostri nonni durante la IIWW ….????? Mamma li turchi, scappateeeee!!! Se lasciano entrare la Turchia in Europa, sara’ la fine. Tenetelo a bada e’ il diavolo personificato. Poi Bergoglio dovrebbe pensare piu’ al suo Stato SCV, e non interferire in quello degli altri. NATO ??? Il solito dilemma o loro nella Nato o con i russi, sempre il problema delle strategie mondiali.

  • ottavio peduto 5 Febbraio 2018

    riconosca una volta per tutte lo stato curdo e ponga fine alle persecuzioni. i curdi avranno ben diritto a esistere

  • Nazzareno Mollicone 5 Febbraio 2018

    Ma perché non dire che i Curdi sono sempre stati usati dagli Stati Uniti d’America, in Irak e Siria, quando si opponevano ai governi invisi agli USA, e poi abbandonati? E come dimenticare il fatto che anche i Curdi in Turchia non sono mai stati difesi e aiutati dal cosiddetto “Occidente” perché la Turchia – con i suoi militari – fa parte della NATO? La protesta contro la Turchia in Europa va bene, ma allora perché resta nella NATO? Qualcuno ne ha mai chiesto l’espulsione, a cominciare dagli USA? La verità storica e politica va detta tutta!

  • Luca Poggiali 5 Febbraio 2018

    Molte generazioni hanno combattuto per difendere l’Europa dalle invasioni turche, con Lepanto e due assedi a Vienna. Non sono più quei tempi ma la Turchia non ha posto come membro dell’Europa per questioni storiche e culturali. Niente razzismo ma non siamo imbecilli.

  • giorgio 5 Febbraio 2018

    Quelle bandiere mi ricordano molto le sfilate sovietiche ai tempi di stalin; quelle cinesi ai tempi di mao; quelle naziste e buon ultime quelle della corea del nord.

  • Maria Venera 4 Febbraio 2018

    Figuriamoci se si opporranno, Bergoglio in primis che sfoggerà il più sfolgorante dei sorrisi mica il grugno riservato a Trump e consorte